A
SAN SEVERO IL PREMIO GIORNALISTICO NAZIONALE “Maria Grazia Cutuli”
Si svolgerà a San Severo il 15 ottobre prossimo, alle
18:30, presso l’Auditorium del Polo Tecnologico “Minuziano Di Sangro Alberti”,
in via Alfieri 1, la XV
edizione del Premio Giornalistico
Nazionale “Maria Grazia Cutuli”. , con tema protagonista la Pace
“Per non dimenticare e per promuovere la Pace”
di Goffredo Palmerini
SAN SEVERO (Foggia) - Ha
un pregevole centro storico con importanti monumenti, che l’hanno fatta
riconoscere Città d’arte. San Severo
è una bella città posta nel margine settentrionale della Puglia, tra il Gargano e
il fiume Fortore, nella Capitanata - della quale un tempo fu capoluogo
- laddove confluivano gli antichi tratturi della transumanza. Il centro storico,
perimetrato dalle antiche mura urbiche, conserva l’intricato impianto viario
medioevale. Ricco di monumenti in prevalenza barocchi, la cui edificazione
succedette al devastante terremoto del 1627, con magnificenti palazzi
gentilizi, con i preziosi monasteri dei Celestini, delle Benedettine e dei
Francescani, ora tutti riconvertiti ad importanti funzioni civili, nel suo
grande borgo antico è caratterizzato da svettanti campanili a guglia
maiolicata. Significativa l’architettura religiosa, con le chiese di Santa
Maria della Pietà, San Lorenzo, San Nicola, della Trinità, Santa Maria del
Carmine, Santa Maria di Costantinopoli, Sant’Agostino ed altre ancora, e la
chiesa madre di San Severino, patrono della città, con i prospetti romanici e
rosone. Bella e ampia la Cattedrale, con fonte battesimale duecentesco e notevoli
tele del Settecento, d’influenza napoletana. Altro vanto della città è
l’imponente Teatro municipale, intitolato a Giuseppe Verdi, il più grande della
Capitanata e tra i maggiori della Puglia.
San_Severo_Auditorium_Teatro
E proprio qui, nel magnificente Auditorium del Teatro
Verdi, che il 15 ottobre prossimo si svolgerà la XV edizione del Premio Giornalistico Nazionale “Maria
Grazia Cutuli”.
L’edizione 2016, che ha come tema protagonista la PACE,
vedrà insigniti del prestigioso riconoscimento Hafez Haidar, giornalista e scrittore di origine libanese;
Andrea Iacomini, portavoce del Comitato
nazionale dell’UNICEF;
Flavio Mucciante,
giornalista (già di Avvenire, Radio Vaticana, Ansa, ed attualmente Rai) e
direttore del Giornale Radio Rai.
Queste le decisioni della Giuria composta, per il Centro Culturale “Luigi
Einaudi” che promuove ed organizza la manifestazione, dalla Presidente prof. Rosa Nicoletta Tomasone, dal
Segretario prof. Domenico Vasciarelli
e dal Consiglio Direttivo, cui s’aggiungono i Giornalisti premiati nelle
precedenti edizioni.
Tra gli insigniti dell’edizione 2016 assume
particolare rilevanza Hafez Haidar,
candidato al Premio Nobel per la Pace.
Insigne giornalista, poeta e romanziere, libanese per nascita ed
italiano d’adozione, Hafez Haidar è
docente di Lingua e Letteratura Araba presso l'Università degli Studi di Pavia. Considerato uno dei maggiori
studiosi delle religioni a livello mondiale, ha scritto, curato e tradotto
numerose opere ed è stato insignito di prestigiosi riconoscimenti. Recentemente
tornato in Libano su invito delle massime istituzioni dello Stato, ha tenuto un
ciclo di conferenze ottenendo vasti consensi e rilevanti endorsement a sostegno della sua candidatura al Nobel per la Pace.
Haidar, infatti, è promotore ai massimi livelli del dialogo tra religioni e
dell’integrazione culturale tra i popoli. Della sua vita ha fatto impegno
primario quello di promuovere e favorire il dialogo tra il mondo cristiano e
quello islamico, un’operosa convivenza per consolidare la Pace, sulla base dei
principi posti a fondamento delle due culture e religioni. Nato nel 1953 a Baalbeck, antica città romana in
Libano, Hafez Haidar ha studiato
Filosofia Greca e Araba all’Università di Beirut. Nel 1978 si trasferisce in
Italia, studiando dapprima a Perugia e poi all’Università di Milano, dove si è
laureato in Lettere Moderne e poi specializzato in Archivistica, Paleografia e
Diplomatica. Nel 1986 ha abbandonato la carriera diplomatica per dedicare tutta
la sua attività all’insegnamento e alla scrittura, come ponte di dialogo tra
culture e religioni. I suoi libri di narrativa, saggistica e poesia, pubblicati
dalle principali case editrici sono molto diffusi e noti. La loro cifra è
quella di far conoscere la comunanza di valori tra la cultura cristiana e
islamica. All’impegno di docente, scrittore e poeta, Haidar associa una significativa
attività giornalistica su importanti testate. Dunque ampiamente appropriata la
scelta della Giuria di assegnare il Premio 2016 dedicato alla Pace ad una
personalità così emblematica come Hafez
Haidar.
Hafez Haidar (al centro) al convegno sulla Pace, a Galatone.
Rosa N. Tomasone.
Il Premio
“Maria
Grazia Cutuli” ha il patrocinio dell’Unesco, dell’Unicef e della
Regione Puglia. E’ organizzato dal Centro Culturale “Luigi Einaudi” di San Severo, istituzione presieduta sin
dalla fondazione dalla prof. Rosa
Nicoletta Tomasone - Commendatore della Repubblica e benemerita Medaglia
d’Oro della Scuola, della Cultura e dell’Arte - infaticabile animatrice di
eventi culturali di respiro europeo. Il Premio è diventato negli anni un
appuntamento di grande interesse nel mondo dell’informazione. Nelle sue
quindici edizioni è stato gratificato di Targa e Medaglia d’Argento della
Presidenza della Repubblica, ha goduto dell’Alto Patronato del Presidente della
Repubblica dal 2006 al 2010, e dal 2011 ha l’adesione della Presidente della
Repubblica con sua Medaglia di Rappresentanza. Per diversi anni la Presidente e
le figure di vertice del Centro Culturale “L. Einaudi” sono state invitate al
Quirinale nella Giornata dell’Informazione ed il Premio è inserito nelle
pubblicazioni della Presidenza della Repubblica.
Maria Grazia Cutuli, in Afghanistan
Il Premio
Giornalistico Maria Grazia Cutuli,
con motto “Per non dimenticare e per
costruire la Pace”,
ha come obiettivi la difesa dell’informazione quale condizione di libertà e di
democrazia; la difesa dei diritti e della dignità della persona, nella
consapevolezza che ciò è possibile se c’è conoscenza di quanto accade nel
mondo. E le strade del mondo i giornalisti le perlustrano, le osservano, le
descrivono anche a costo di enormi privazioni e sofferenze, talvolta a costo
della vita. Per i primi dieci anni il Premio è stato assegnato esclusivamente a
Inviati Speciali. Oggi il Premio
guarda anche a quanti svolgono al meglio la loro professione, facendoci
conoscere la realtà complessa in cui viviamo. Questi elementi
costituiscono le coordinate del Premio che, partendo dal “dovere della memoria”
si proietta nel futuro come ponte verso le nuove generazioni e verso quei Paesi
ancora all’affannosa ricerca della libertà, della democrazia, del diritto di
esistere e della Pace. Il Premio “Maria Grazia Cutuli”, in questi anni, si è fortemente
radicato nel territorio, entrando a far parte della programmazione di molte
Scuole Superiori della città di San Severo. Gli studenti vengono invitati a
leggere, dibattere, elaborare. E’ stato inoltre istituito il Premio “Cutuli per
i Giovani”. E’ questa un’occasione che offre ai giovani un motivo per
riflettere, per impegnarli a costruire e difendere il bene prezioso della Libertà a cui ogni uomo anela. E con
essa a costruire la Pace. In alcune
edizioni il Premio ha avuto il privilegio d’avere presenti i genitori di Maria Grazia Cutuli, ora purtroppo deceduti.
Dall’istituzione del Premio sono stati premiati: Aldo Forbice, Giovanna Botteri, Elisabetta
Rosaspina, Michelle Santoro. Nel
2004 il Premio fu presentato in Campidoglio alla stampa e alle Tv nazionali da
Lucia Annunziata e Aldo Forbice. Negli anni successivi sono stati premiati:
Antonio Ferrari, Duilio Giammaria, Gabriella Simoni, Ferdinando Pellegrini,
Tiziana Ferrario, Vittorio Dell’Uva,
Lorenzo Cremonesi, Giovanni Porzio, Enzo Nucci, Giuliana Sgrena, Francesco
Faranda, Pietro Raschillà, Pino Scaccia, Michele Farina, Francesca Sforza,
Carmen Lasorella, Toni Capuozzo, Andrea Nicastro, Stefano Boccardi, Gabriele
Torsello, Paolo Conti, Lilli Gruber, Ettore Mo, Barbara Schiavulli, Paolo Di
Giannantonio, Lucia Annunziata, Carmela
Giglio, Lucia Goracci, Carlo Bollino, Enzo Nucci, Marco Clementi, Enrico
Bellano, Claudio Accogli, Marc Innaro, Elvira Serra, Mimmo Candito, Maria
Giannitti, Alessandro Plateroti, Marcello Masi, Aldo Cazzullo, Maria Cuffaro,
Alessandro Cassieri, Roberto Napoletano, Cecilia Rinaldini, Alberto Negri. Targhe
di Menzione sono state conferite a Giacinto Pinto, Giorgiana Cristalli, Sergio
De Nicola, Grazia Leone, Beniamino Pascale. Di alcuni giornalisti sono stati
presentati i libri appena pubblicati ed è stato conferito il Premio “Testimone
del tempo”.
Infine, una breve nota su Maria Grazia Cutuli, cui il premio è intitolato. Nata a Catania nel 1962, Maria Grazia Cutuli si
laurea in Filosofia con il massimo dei voti e lode all’Università di Catania. Entra
subito dopo nel giornalismo, collaborando con il quotidiano La Sicilia e conducendo per l’emittente
regionale Telecolor International il
telegiornale della sera. Determinata, coraggiosa e tenace, si trasferisce a Milano dove inizia a lavorare per il
mensile Marie Claire, ottenendo anche contratti dal settimanale Epoca.
Diventata giornalista professionista, inizia una collaborazione con l’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite
per i Rifugiati, maturando una cospicua esperienza sulle questioni di politica
estera, diventata la sua grande passione. Dopo alcuni contratti temporanei di
lavoro presso il Corriere della Sera, nel 1999 viene assunta stabilmente dal
prestigioso quotidiano e subito destinata alla redazione Esteri. La svolta
della carriera, e della sua vita, arriva due giorni dopo l’attentato
dell’11settembre 2001 alle Torri Gemelle di New York, quando il giornale la manda come Inviata in Afghanistan, con un temporaneo
passaggio in Pakistan. Il 19
novembre 2001, mentre si trova sulla strada che da Jalalabad porta a Kabul, nei pressi di Sarobi ad una
quarantina di chilometri dalla capitale afghana, viene assassinata insieme a Julio Fuentes, inviato del quotidiano
spagnolo El Mundo, e a due corrispondenti
dell’agenzia Reuters, Harry Burton e Hazizullah Haidari. Il processo verso i responsabili
dell’attentato, svoltosi in Afghanistan, ha portato alla condanna a morte di
tre persone. La famiglia Cutuli si è
sempre dichiarata contraria all’applicazione della pena capitale per gli
assassini di Maria Grazia. Il processo, a quindici anni dal fatto, in Italia è
tuttora in corso e pende presso la Corte d’assise di Roma.
INFO:
Centro
Culturale Internazionale “L. Einaudi”
San Severo (FG)
Via M.Pagano, 56 tel. 0882 372412 cell.33978624 - tomasonicla@virgilio.it