giovedì 30 marzo 2017

Raymonde Simone Ferrier - Senso dell’orientamento non possiedo



Senso dell’orientamento non possiedo
ma l’anatomia di certi luoghi
ad occhi chiusi riconosco e percorro.
In un attimo in mente mia si diramano
le loro intime antiche strade
fino a toccarmi il fulcro del petto.
Mi basta allungare la mano
e con lui all’unisono
le sento pulsare di diletto.
E il cielo ad un tratto si fa lindo,
si spoglia delle sue nuvole taciturne
e delle angustie di tutti gli altri luoghi.
Senso dell’orientamento non possiedo
ma Là, una lacrima che ride dietro alla palpebra,
un sorriso incollato alla polpa delle labbra,
sempre arrivo nel tempo lampo di un furtivo bacio.
Seguendo la strada di fulgore del ricordo
non posso sbagliarmi di un centimetro solo,
mi basta girare ad ogni suo stondato angolo
e, estasiata, di nuovo vivissimo lo possiedo,
chiuso nel nostro stretto abbraccio.
La sua preformata affrescata celeste area
ogni suo remoto arco di portico,
ogni suo passo dal lieve frizzante fruscio
perfettamente sposa il labirinto della selva
di emozioni che invadono le mie coronarie.
Senso dell’orientamento non possiedo
ma, quegli eterni corridoi dalle mani tese
sempre portano al mio Re.
Ė uno solo il Luogo del cuore.
Di quelle sue delizie è dipinto il Cielo
e Là, nel suo lontano-incorporato Regno,
vi si accede per l’eternità, senza bussola.
R.S.F.
29.03.2017

LADY ZEHRA - Tyran Prizren Spahiu



LADY ZEHRA
english&albanian version
As fresh as spring’s pinfeather
light armed whispered welcoming,
said ... I came love to offer
sounded so honestly as the virgin nature.

Life has divine greatness
came are to embroider beauty,
in our modest kingdom
came down as the purest star of the universe.
I wonder… why is so charming this creature
her soothing glimmers surrounded our being,
were hit by the pleasant surprise
brought pleasure, essential joy.
Our dear Lady from a far Bosphorus
as a swallow cruised t her nest,
landed, chosen of the selected time,
enriching kindly our lives.
Just like asterisk slipped in silent
remained fresh tracks ,
day that blessed by God
left as the evening Empress ...
--All Rights Reserved --
Tyran Prizren Spahiu
MIKESHA ZEHRA
Si pupëza e freskët e pranverës
krahëlehtë pëshpëriti mirëseardhjen,
tha...ardhur jam të ju dashuroj
e sinqertë si virgjëresha e natyrës.
Jeta e ka madhështinë hyjnore
ardhur janë të qëndisin bukurinë,
në mbretërinë tonë modeste
zbriti si yll i pastër i gjithësisë.
Pyeta.., pse është aq sharmante kjo krijesë
dritëzat e saj ledhatuese rrethuan qenien tonë,
na goditi befasia e këndshme
solli hare, gëzim qenësor.
Mikesha ynë, nga Bosfori i largët
posi dallëndyshja në çerdhe rrugëtoi,
zbarkoi zgjedhura e kohës,
begatoi me mirësi jetën tonë.
Si yllëzë rrëshqiti heshtur
mbetën gjurmët e freskëta të pashlyera,
ditë atë të bekuar të Zotit
u largua si perandoresha e mbrëmjes...
Tyran Prizren Spahiu

venerdì 10 marzo 2017

I AM PROUD TO BE A WOMAN...Seema Devi



I AM PROUD TO BE A WOMAN...

Come what may, suffer any amount
I am proud to be a woman....as
I am immortalized in Ajantha and Ellora caves
I am adored as Mary, the holy mother
I am sensually immortalized by Ravi Verma
In his colors and canvases
I am the space queen Kalpana Chwala,
The serving saint, Mother Teresa,
Sarojini Naidu the nightingale of India,
I am alive as Sheeren of Farhad, Laila of Majnu
The bewitching beauty , Cleopatra.
I live in the hearts of every Hindu God,
I am the delicate Helen of Troy,
I am Florence Nitingale,
I live as a great artist Amrita Sher Gill,
I am the Sita worshiped for her chastity,
I am Kittur Chennamma, Kanyaki and Jhosi Ki Rani.
I cannot be erased from the face of this Earth
For my beauty, courage , intelligence and sacrifices
Are from that Divine hand, which
can never be defaced or eliminated,,
Now Malala who is the voice of woman.
And all the sweating women who long for
Education, justice and peace, walking miles
For water and burning like a little candle
To light the Home and Light the Heart.
YES
I am proud to be a WOMAN !

Seema Devi...8/3/17
Nessun testo alternativo automatico disponibile.
My sketch by Chinmoy Halder...my sweet child

mercoledì 8 marzo 2017

مقال في جريدة عقيدتي المصرية تَرْجَمة الْقُرْآن الْمَجِيدِ ... بِأسلوبٍ جديدٍ- Munir Mezjed


 

مقال في جريدة عقيدتي المصرية
تَرْجَمة الْقُرْآن الْمَجِيدِ ... بِأسلوبٍ جديدٍ
صَدَرَت تَرْجَمة لِمَعَانِي الْقُرْآن الْمَجِيدِ بِاللُّغَةِ الْإِنجليزِيّةِ. تعْتَبِر مُتَمَيِّزة حَيْثُ تَنْتَهِجُ أسلوبًا جديدًا فِي تَرْجَمة مَعَانِي الْقُرْآن الْمَجِيدِ. وَتَحْتَوِي عَلَى العَدِيد مِنَ المُصْطَلَحات الجَدِيدة وَالمُبْتَكَرة مِنْ أجْلِ تَوْضِيح الْمَعْنَى الْحَقِيقِيّ لِلْكَلِمَةِ
صَاحِبُ هَذِهِ التَرْجَمَة المُتَمَيِّزة منير مزيد . وَهُوَ شَاعِرٌ وَأَدِيبٌ وَمُتَرْجِمٌ وَبَاحِثٌ فِي الآدَابِ والعُلومِ الإِنْسانِيَّةِ ، عَرَبيّ مُقِيمٌ فِي رُومَانيِا كَلاَجِئ دَرَسَ فِي إِنجلْتَرا وَأَمْرِيكَا ، وَتُرْجَمت العَدِيدُ مِنْ أَعْمَالِهِ الإِبْدَاعيّةِ إِلَىٰ لُغَاتٍ عَالميّةٍ مُتَعَدِّدَةٍ ، فَقَدْ تُرْجَمت تِلْكَ الأَعْمَالُ مِنَ اللُّغَةِ الْإِنجليزِيّةِ
يُعُدُّ مُنيرْ مَزيِدْ وَاحِداً مِنْ أَهمِّ الأَصْوات الشِّعريَّةِ الْعَالَميّةِ ، وَمِنْ أَهمِّ رُوَّاد الْتَّجْدِيد فِي الشِّعرِ ، وَقَدْ اسْتَطَاعَ وَضْعَ مَفْهُومٍ جَمَاليّ وَفَلْسَفِيّ لِرُؤْيَةٍ شِعْريّةٍ إَذْ أَطْلَقَ عَلَيْهَا " الشِّعْر الْمُطْلَق ". فَهْوَ مِنْ دُونِ شَكٍّ وَاحِدُ قَوْمِهِ ، حَيْثُ يُنَاضِلُ فِي سَبِيلِ قَضَايَا بِلاَدِهِ العَادِلَةِ وَفِي سَبِيلِ الحُرِّيَةِ وَاِحْتِرَامِ حُقُوق الإِنْسَانِ ، وَفِي سَبِيلِ ثَقَافَةٍ إِنْسانِيّةٍ خَالِيَةٍ مِنَ التَّطَرُّفِ وَالْعُنْصُرِيَّةِ وَالكَرَاهِيَةِ
 
 
 

DUI POSTMORTEM LINGERS - Sam DeLoach



DUI POSTMORTEM LINGERS

Inside these flesh and bone walls
I must abide
Knowing what I’ve done.
The cost of my folly -
Eternal self-damnation.
It’s strange how
When busting a beard;
You can get by,
Though you’re only eighteen.
Or how,
Some days, you feel encumbered;
A sailboat moored to the dock
On a sunny, breezy day.
Or I used to,
Back when I still had cause
To raise the glass
With youthful gusto
Before free falling away.
Saturday evening, a red Mustang
And a twelve pack;
We were off to skim the sky.
No one ever took the time to tell us
Red Mustangs
Were never built to fly.
Memories are a cruel mallet
Pulverizing over and over again
As they reveal my quandary;
An unforgivable sin,
For forgiveness lies in you
And
Your absence is a poisoned dart.
Thus,
I will remain forever unforgiven,
Knowing
The sweet succor of forgiveness
Comes nowhere near my heart.

Sam DeLoach
Copyright © 2016

lunedì 20 febbraio 2017

Mariano Ciarletta - Acquitrini - Video Poesia.

 

 Acqutrini è una poesia che parla di speranza e di puri riflessi ormai sconosciuti all'uomo, l'autore per primo mette in discussione la sua umanità andando alla ricerca di quell'arcana purezza che si sposa con l'antico riflesso degli acquitrini accarezzati dal sole.

 

venerdì 17 febbraio 2017

GUSTAVO ADOLFO BÉCQUER, VIVE ANCORA NELLA POESIA E NELLE SUE LEGGENDE - Yuleisy Cruz Lezcano





GUSTAVO ADOLFO BÉCQUER, VIVE ANCORA NELLA POESIA E NELLE SUE LEGGENDE
GUSTAVO ADOLFO BÉCQUER
"Puede no haber poetas, pero siempre / habrá poesía."
G.A. Bécquer
(“Potrà non avere poeti, ma sempre avrà poesia”)
Gustavo Adolfo Bécquer (Gustavo Adolfo Domínguez Bastida, Siviglia 17 febbraio 1836 -22 dicembre 1870) è stato il massimo rappresentante della poesia post – romantica, con una tendenza stilistica intimistica. Il suo elemento distintivo è stato l’apparente semplicità espressiva, che si allontana della tendenza retorica del romanticismo. La sua opera influenzò in modo marcato altri poeti come Rubén Darío, Antonio Machado, Juan Ramón Jiménez e i poeti della generazione del 27.
La critica ha giudicato, da sempre, Bécquer il precursore della poesia contemporanea. Ma questo poeta e scrittore è stato, soprattutto, un “poeta vivo”, la vita della sue Rime si è nutrita dalla poesia popolare in tutti i sensi della parola, ma i suoi versi pur con espressioni semplificate sono dotati di una commossa voce di alata bellezza. Una bellezza che non muore, che continua a essere oggetto d’interesse e scelta di numerosi lettori.
Gustavo Adolfo Bécquer, è stato un poeta precoce; figlio e fratello di pittori, rimase orfano all’età di dieci anni e visse la sua infanzia e adolescenza in Siviglia (Spagna). Iniziò presto a scrivere poesie e con una perfezione da meraviglia, a undici anni, scrisse “Ode alla morte di Don Alberto Lista”, un anno dopo pubblicò nella rivista di Siviglia “Il regalo di Andalusia”,  con una grande precisione metrica, e mano sicura nella leggera musicalità delle rime.
Nella primavera del 1858, Bécquer, debilitato da una grave malattia ancora non diagnosticata, che lo trattiene per circa due mesi al letto con febbre alta, incomincia a preoccupare i suoi amici, da lì a poco uno de essi rovistando fra le sue carte trova il testo “Il caudillo (leader) delle mani” che viene pubblicato . Il poeta però, riesce a rialzarsi. Invece nell’anno 1960 a Gustavo B. gli viene diagnosticata la Sifilide, ormai quando le aveva già causato gravi danni all’occhio destro, provocandoli uno strabismo verticale.
Bécquer entrò in agonia durante la notte del giovedì 21 di dicembre, e mentre era in agonia è stato accompagnato da Augusto Ferrán, il suo migliore amico, al quale consegnò dei documenti da bruciare e le sue rime da pubblicare, dicendogli “Ho il presentimento che sarò più conosciuto da morto che da vivo”. Dopo un’intera notte di agonia, morì alle dieci del mattino del 22 dicembre del 1870.
Un poeta è stato interrato, ma un poeta è tornato a rinascere con la sua poesia.
(autocitazione)
Dopo la morte di Gustavo Adolfo Bécquer, i suoi amici Ferrán e Narciso Campillo si sono riuniti il 29 dicembre del 1870 per guardare, per la prima volta, le rime di Bécquer, dopo avere revisionato quindici delle sue leggende.  I suoi volumi conoscono la luce nel 1871, tutte le altre edizioni delle “Rime” si basano su questa prima edizione. Gli amici di Bécquer divisero i poemi per tematica trattata, la numerazione di riferimento che possiamo incontrare nelle poesie , attualmente, corrisponde a quella divisione. Quest’ordinamento sistematico è stato accettato dalla critica.
Le opere di Gustavo Adolfo Bécquer
Il 17 dicembre 1859 appare la sua prima rima (numero XIII) nella rivista “El nene”, con il titolo “Imitazione a Byron”, in effetti, il secondo brano della futura rima XIII è una parafrase del primo brano del poema “Hebrew Melodies”, di Lord Byron. In questi versi di Bécquer appare lo sguardo azzurro, in questo periodo la fantasia del poeta è dominata dagli occhi di questo colore.
"¿Qué es poesía?, dices mientras clavas en mi pupila tu pupila azul. ¿Qué es poesía? ¿Y tú me lo preguntas?... Poesía eres tú…”
“ Cosa è poesia?, Dici mentre inchiodi nella mia pupilla la tua pupilla azzurra. Cos’è poesia? E tu me lo chiedi?... Poesia sei tu…”
Gustavo Adolfo Bécquer pubblicò sedici poesie in vita, disseminate sui giornali di quell’epoca, molte delle quali, pubblicate in modo anonimo oppure firmate semplicemente con “B.” nessuna di queste rientra fra le rime che oggi si classificano come “fondamentali”  nemmeno le due più famose, oggi conosciute (quella della solitudine dei morti e quella delle rondini), figurano fra queste poesie pubblicate da Bécquer. Lui, in vita, è stato più conosciuto come autore di leggende. Alcuni dei suoi lavori pubblicati a Madrid furono riprodotti in altri giornali di Spagna. Le sue future Rime le scrive nel tempo ed è dopo la sua morte, come lui aveva presentito, che arriva la sua “eternità”.
La sua immensa fama letteraria si basa sulle sue “Rime”, che racchiudono una corrente Post –Romantica, con spiccata propensione a una poesia intimistica, ispirata a Heine (tedesco, erede in qualche modo di Goethe) e opposta alla retorica. La sua opera rappresentò un’innovazione al movimento romantico in Spagna.
Le “Rime” arrivate ai nostri giorni, ammontano a un totale di ottantasei composizioni. Il contenuto delle “Rime” è stato diviso in quattro gruppi: il primo ( dalle Rime I alle Rime XI); questo gruppo racchiude delle riflessioni sulla poesia e sulla creazione letteraria; il secondo gruppo (Dalle Rime XII alle XXIX) , tratta dell’amore e dei suoi effetti sull’anima del poeta; il terzo gruppo (Dalle rime XXX alle Rime LI) predominano il disincanto, la mancanza d’amore, la delusione; nel quarto gruppo (dalle Rime LII alle Rime LXXXVI) mostrano il poeta in procinto di affrontare la morte e l’idea della morte, con grandi dubbi sull’esistenza dell’amore e senza fiducia nel mondo. Le rime abitualmente sono precedute da un’introduzione sinfonica, che probabilmente Bécquer preparò come prologo per tutta la sua opera.
La sua poetica è carica di sensibilità, le sue Rime costituiscono un canzoniere d’amore, dentro e intorno a una creatura femminile, risentita nelle intime fibre della passione amorosa come un polo magnetico, una donna viva dallo sguardo magico. La sua poetica è piena di un realismo ideale, lontano dal realismo utilitaristico e sociale. Le Rime di Bécquer sono cucite sulla sua propria pelle, fra un “Io” e un “Tu” . con frasi contigue e opposte del consenso e del dissenso. Le rime costituiscono una leggenda della sua avventura umana, all’interno di queste rime si possono idealmente incontrare tre protagoniste: “La donna presente”, “La donna assente nella sua traccia”, “La donna pietrificata”, quindi si può anche cogliere “l’Io empirico” del poeta  in relazione con i tre aspetti della donna. Sovrasta su tutti questi aspetti un “Io metalinguistico” che unifica le varie sezioni. In questo serbatoio di emozioni che ci dona il poeta è fondamentale la distinzione fra “il poeta-uomo” e “il poeta trascendente rispetto a se stesso”. La correlazione interna ai due e la confusione-ambiguità copre il tutto di un mistero difficile da decifrare.
Nelle rime che ritraggono la donna presente si mettono in evidenzia elementi corporei ed elementi di natura.
Elementi corporei:
S.IX. Ti abbraccio. Penetro nella tua anima. XIII. Occhi, pupille azzurre, vi s’irradia un’idea. XVI.
Occhi solari, e loro immagine, verso l’ignoto.
Elementi di natura:
In queste rime le parti corporee muliebri attraggono e si assimilano a parti della natura.
  1. Labbra di lei bruciate da aria infiammata, anima che bacia con lo sguardo.
Nessuno come Bécquer ha saputo “scrivere l’inno dell’aura con parole che siano nel contempo sospiri e risate, colori e note” lui ha saputo dare alla parola il proprio concerto per esprimersi,  verbalizzando un panorama musicale-pittorico-teatrale che moltiplica la valenza implicita delle sue rime.
Nella sezione donna-traccia dell’amore perduto si alternano orgoglio e dignità, si fa ricorso alle parole resistenza e volontà.
XXXI. Passione come una farsa; a lei sono rimasti pianto e riso; a lui solo il pianto.  LVI. Solo quando partiva era vita per lui. XLVI. Lui dignitoso, pur morto d’amore, mentre lei lo crede calmo dopo averlo trucidato. XLVIII. Con volontà ha soppresso la di lei  immagine, ma ne resta tenace la visione. LVIII. Amore di un istante; solo così se ne conserva la memoria.
Nella sezione donna pietrificata si coglie lo sconvolgimento della natura reale e simbolica alla presenza della donna, che travolge sconvolge al suo passaggio. XL. Non c’è maschera simile al suo volto. Oblio. S.III. Casta, fiore del di lui deserto. LXVII. Bello lo spettacolo della natura, dormire e mangiare; ma che sfortuna che questo non basti.
Nelle Rime di questo scrittore si colgono metafore al limite del metafisico, con una tendenza al romanticismo, all’illuminismo e a volte perfino al positivismo; il tutto si compenetra nelle sue espressioni con elementi naturalistici, sensitivi e spirituali, dando alla poetica un magnetismo colorito.
Poema Amor Eterno
Podrá nublarse el sol eternamente;
podrá secarse en un instante el mar;
pPodrá romperse el eje de la tierra
como un débil cristal.
¡Todo sucederá! Podrá la muerte
cubrirme con su fúnebre crespón;
pero jamás en mí podrá apagarse
la llama de tu amor
Poema dell’amore eterno (Traduzione Yuleisy Cruz Lezcano)
Potrà annuvolarsi il sole eternamente;
potrà asciugarsi in un istante il mare;
potrà rompersi l’asse della terra
come un debole cristallo.
Tutto succederà! Potrà la morte
coprirmi con la sua funebre increspatura;
però mai potrà spegnersi in me
la fiamma del tuo amore.
VIII
Cuando miro el azul horizonte
perderse a lo lejos,
al través de una gasa de polvo
dorado e inquieto,
me parece posible arrancarme
del mísero suelo
y flotar con la niebla dorada
en átomos leves
¡Cual ella deshecho!
Cuando miro de noche en el fondo
oscuro del cielo
las estrellas temblar como ardientes
pupilas de fuego,
me parece posible a dó brillan
subir en un vuelo
y anegarme en su luz, y con ellas
en lumbre encendido
fundirme en un beso.
En el mar de la duda en que bogo
ni aun sé lo que creo;
sin embargo, estas ansias me dicen
que yo llevo algo
divino aquí dentro.
Traduzione Yuleisy Cruz Lezcano
VIII
Quando guardo l’orizzonte azzurro
perdersi lontano,
per entro un velo la polvere
dorata e inquieta,
mi sembra possibile sradicarmi
dalla misera terra
e fluttuare con la nebbia dorata
in atomi lievi
come quella disfatto.
Quando nella notte guardo nel fondo
oscuro del cielo
Le stelle tremare, come ardenti
pupille di fuoco,
mi sembra possibile là dove brillano
salire in un volo
e naufragare nella loro luce, e con esse
in acceso splendore
fondermi in un bacio.
Nel mare del dubbio in cui navigo
non so ancora in che credere
eppure, queste ansie mi dicono
che io reco qualcosa
di divino qui dentro!...
XXXIII
Es cuestión de palabras, y no obstante,
ni tú ni yo jamás,
después de lo pasado, convendremos
en quién la culpa está.
¡Lástima que el Amor un diccionario
no tenga donde hallar
cuándo el orgullo es simplemente orgullo
y cuándo es dignidad!
Traduzione Yuleisy Cruz Lezcano
XXXIII
È questione di parole, eppure
Né tu né io, mai,
dopo quel ch’è passato, ci ricorderemo
su cui cade la colpa.
Peccato che l’amore un dizionario
non abbia, in cui trovare
quando l’orgoglio è solamente orgoglio
e quando è dignità!
XXXIV
Cruza callada, y son sus movimientos
silenciosa armonía;
suenan sus pasos, y al sonar, recuerdan
del himno alado la cadencia rítmica.
Los ojos entreabre, aquellos ojos
tan claros como el día;
y la tierra y el cielo, cuanto abarcan,
arde con nueva luz en sus pupilas.
Ríe, y su carcajada, tiene notas
del agua fugitiva;
llora, y es cada lágrima un poema
de ternura infinita.
Ella tiene la luz, tiene el perfume,
el color y la línea,
la forma, engendradora de deseos;
la expresión, fuente eterna de poesía.
¿Que es estúpida?... ¡Bah! Mientras callando
guarde oscuro el enigma,
siempre valdrá, a mi ver, lo que ella calla
más que lo que cualquiera otra me diga.
Traduzione Yuleisy Cruz Lezcano
XXXIV
Tacita passa e son le sue movenze
silenziosa armonia;
suonano i passi e il suono mi rammenta
dell’inno alato la misura ritmica.
Va socchiudendo gli occhi, quei suoi occhi
chiari sì come il giorno,
ed arde quanto esiste in terra e in cielo
di nuova luce nelle sue pupille.
Ride, e il suo fresco riso rassomiglia
a un’acqua fuggitiva;
piange, e ciascuna lacrima è un poema
di dolcezza infinita.
Dimora in lei la luce, in lei l’aroma,
il colore e la linea,
la forma, generante i desideri,
l’espressione, sorgete di poesia.
Forse è stupida?... Ma! Finché tacendo
tenga oscuro l’enigma,
quel che tace varrà sempre per me
più di quello che alcuna altra mi dica.
Oltre alle rime, Bécquer scrisse 28 leggende, dove si possono osservare alcuni elementi del Romanticismo, come i temi dell’amore impossibile, la solitudine e la miseria, il tono misterioso, l’esotico, l’abitudinario e l’interesse per il sovrannaturale. Il paesaggio acquista un’enfasi accentuato in queste leggende, ma il mondo esterno esiste in relazione alla sua anima.
Riconoscendo come maestro questo grande poeta e scrittore, invito tutti a leggere e ad approfondire la sua opera!

giovedì 16 febbraio 2017

OGNI VOLTA CHE NE VAI... Andrea Iaia


Santo Stefano di Sessanio: affidati i lavori per il recupero dell’antica Torre





Santo Stefano di Sessanio:
affidati i lavori per il recupero dell’antica Torre


Dalla sua sommità lo sguardo si apre sulle valli del Tirino e dell’Aterno e si spinge sino alla catena del Sirente e della Maiella: la possente Torre di Santo Stefano di Sessanio, eretta sul punto più alto del paese, era la rappresentazione e il simbolo del borgo, il suo più antico elemento architettonico. Quasi totalmente crollata con il sisma del 2009, la torre – attualmente ricostruita nella sagoma con una struttura metallica – tornerà presto a dominare il panorama, grazie alla sinergia tra il Comune di Santo Stefano, l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei Comuni del Cratere e il Segretariato Regionale MiBACT per l’Abruzzo. L’Ufficio speciale ha reperito i fondi necessari all’intervento (€1.505.000,00), il Segretariato Regionale ha espletato la gara d’appalto, ed i lavori, affidati all’Impresa Fracassa di Teramo, saranno gestiti direttamente dal Comune: un impegno fattivo e concreto di diverse istituzioni, che garantisce l’avvio di un restauro lungamente atteso, per uno dei monumenti identitari più noti d’Abruzzo.

 

«La Torre medicea di Santo Stefano di Sessanio – dichiara Paolo Esposito – rappresenta indubbiamente uno dei simboli più connotativi del territorio e la sua ricostruzione, che a breve avrà inizio, costituisce uno stimolo ulteriore per accelerare il processo di recupero degli immobili privati e pubblici. Nei mesi trascorsi, l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei Comuni del Cratere, tramite i propri funzionari Ing. Francesco Mattucci e Ing. Emanuela Ferrini, ha fornito il proprio supporto ed una assistenza tecnica qualificata all’amministrazione comunale per promuovere la qualità della ricostruzione compatibilmente con la finalità dei fondi stanziati e resi disponibili con la delibera CIPE 135/2012».

«L’intervento previsto per la Torre Medicea – secondo il Segretario Regionale Stefano Gizzi - assume una valenza particolare, sia da un punto di vista simbolico, sia operativo. Pur se è vero che l’attuale soluzione, quella di una riproposizione “evocatva” dello sky-line della torre attraverso una reintegrazione “a fil di ferro” (sull’esempio di analoghe scelte: si pensi a quella del Tempio di Apollo a Veio risarcito nelle parti mancanti con una sagoma di tubolari metallici) appare di sicuro interesse, una ricostruzione “materica” con i medesimi materiali lapidei (per fortuna conservati in gran parte) e con la medesima tessitura muraria ha il vantaggio di una restitutio ad integrum, ove anche i connotati materiali, oltre che formali, riassumono una loro piena pregnanza. Peraltro, l’esempio in questione è indice di una collaborazione fattiva tra Enti locali e Ministero per i beni e le attività culturali che speriamo segni solo l’inizio di una sempre maggiore azione comune per la salvaguardia del patrimonio culturale».

Grande soddisfazione traspare dalle parole del Sindaco Fabio Santavicca:  «A quasi otto anni dal terremoto, siamo riusciti a raggiungere il traguardo per l’avvio dei lavori di ricostruzione della Torre medicea, uno dei monumenti simbolo insieme al castello della Rocca Calascio, di un territorio ricco di storia e cultura, unico per i suoi scenari e paesaggi mozzafiato. Un ringraziamento particolare è rivolto a tutte le istituzioni che hanno collaborato in sinergia con le diverse amministrazioni comunali, che dall’immediato post sisma si sono operate affinché la Torre di avvistamento potesse tornare a splendere e a dominare il borgo. Un plauso va fatto a tutti i professionisti che hanno lavorato alacremente, messo a disposizione le proprie conoscenze e competenze con l’intento di trovare il giusto risultato tra sicurezza e corretto adeguamento sismico da un lato, e il restauro e risanamento conservativo dall’altro. Infine, è questo l’inizio di un percorso che, in un tempo relativamente breve, permetterà al borgo di Santo Stefano di Sessanio di riappropriarsi del suo elemento più significativo che, cosi come accadeva in passato, tornerà ad affascinare con la sua imponenza e maestosità gli sguardi di coloro che a esso si rivolgeranno».

I lavori, che avranno inizio nel prossimo mese di aprile, restituiranno quindi alla singolare bellezza di Santo Stefano una delle testimonianze più evidenti del suo importante passato, e la Torre con i suoi 18 metri si staglierà nuovamente su uno degli scorci naturalistici più suggestivi dell’Appenino, non solo abruzzese.

















Silvia Taranta - ufficio stampa e comunicazione
Segretariato Regionale MiBACT per l'Abruzzo
silvia.taranta@beniculturali.it - tel. 0862 446157  - cell. 366 9125898

mercoledì 15 febbraio 2017

Trump Campaign Aides Had Repeated Contacts With Russian Intelligence

President Trump spoke with Vladimir V. Putin on Jan. 28. His national security adviser, Michael T. Flynn, right, resigned Monday. Credit Jonathan Ernst/Reuters  
 
WASHINGTON — Phone records and intercepted calls show that members of Donald J. Trump’s 2016 presidential campaign and other Trump associates had repeated contacts with senior Russian intelligence officials in the year before the election, according to four current and former American officials.
American law enforcement and intelligence agencies intercepted the communications around the same time they were discovering evidence that Russia was trying to disrupt the presidential election by hacking into the Democratic National Committee, three of the officials said. The intelligence agencies then sought to learn whether the Trump campaign was colluding with the Russians on the hacking or other efforts to influence the election.
The officials interviewed in recent weeks said that, so far, they had seen no evidence of such cooperation.
But the intercepts alarmed American intelligence and law enforcement agencies, in part because of the amount of contact that was occurring while Mr. Trump was speaking glowingly about the Russian president, Vladimir V. Putin. At one point last summer, Mr. Trump said at a campaign event that he hoped Russian intelligence services had stolen Hillary Clinton’s emails and would make them public.
 
The officials said the intercepted communications were not limited to Trump campaign officials, and included other associates of Mr. Trump. On the Russian side, the contacts also included members of the government outside of the intelligence services, they said. All of the current and former officials spoke on the condition of anonymity because the continuing investigation is classified.
Photo
Paul D. Manafort, Mr. Trump’s former campaign chairman, at the Republican National Convention in Cleveland in July. Credit Sam Hodgson for The New York Times
The officials said that one of the advisers picked up on the calls was Paul Manafort, who was Mr. Trump’s campaign chairman for several months last year and had worked as a political consultant in Ukraine. The officials declined to identify the other Trump associates on the calls.
The call logs and intercepted communications are part of a larger trove of information that the F.B.I. is sifting through as it investigates the links between Mr. Trump’s associates and the Russian government, as well as the hacking of the D.N.C., according to federal law enforcement officials. As part of its inquiry, the F.B.I. has obtained banking and travel records and conducted interviews, the officials said.
Mr. Manafort, who has not been charged with any crimes, dismissed the officials’ accounts in a telephone interview on Tuesday. “This is absurd,” he said. “I have no idea what this is referring to. I have never knowingly spoken to Russian intelligence officers, and I have never been involved with anything to do with the Russian government or the Putin administration or any other issues under investigation today.”
He added, “It’s not like these people wear badges that say, ‘I’m a Russian intelligence officer.’”
Several of Mr. Trump’s associates, like Mr. Manafort, have done business in Russia. And it is not unusual for American businessmen to come in contact with foreign intelligence officials, sometimes unwittingly, in countries like Russia and Ukraine, where the spy services are deeply embedded in society. Law enforcement officials did not say to what extent the contacts might have been about business.
The officials would not disclose many details, including what was discussed on the calls, the identity of the Russian intelligence officials who participated, and how many of Mr. Trump’s advisers were talking to the Russians. It is also unclear whether the conversations had anything to do with Mr. Trump himself.
  
A report from American intelligence agencies that was made public in January concluded that the Russian government had intervened in the election in part to help Mr. Trump, but did not address whether any members of the Trump campaign had participated in the effort.
The intercepted calls are different from the wiretapped conversations last year between Michael T. Flynn, Mr. Trump’s former national security adviser, and Sergey I. Kislyak, Russia’s ambassador to the United States. In those calls, which led to Mr. Flynn’s resignation on Monday night, the two men discussed sanctions that the Obama administration imposed on Russia in December.
But the cases are part of American intelligence and law enforcement agencies’ routine electronic surveillance of the communications of foreign officials.
The F.B.I. declined to comment. The White House also declined to comment Tuesday night, but earlier in the day, the press secretary, Sean Spicer, stood by Mr. Trump’s previous comments that nobody from his campaign had contact with Russian officials before the election.
“There’s nothing that would conclude me that anything different has changed with respect to that time period,” Mr. Spicer said in response to a question.
Two days after the election in November, Sergei A. Ryabkov, the deputy Russian foreign minister, said “there were contacts” during the campaign between Russian officials and Mr. Trump’s team.


“Obviously, we know most of the people from his entourage,” Mr. Ryabkov told Russia’s Interfax news agency.
The Trump transition team denied Mr. Ryabkov’s statement. “This is not accurate,” Hope Hicks, a spokeswoman for Mr. Trump, said at the time.
The National Security Agency, which monitors the communications of foreign intelligence services, initially captured the calls between Mr. Trump’s associates and the Russians as part of routine foreign surveillance. After that, the F.B.I. asked the N.S.A. to collect as much information as possible about the Russian operatives on the phone calls, and to search through troves of previous intercepted communications that had not been analyzed.
The F.B.I. has closely examined at least three other people close to Mr. Trump, although it is unclear if their calls were intercepted. They are Carter Page, a businessman and former foreign policy adviser to the campaign; Roger Stone, a longtime Republican operative; and Mr. Flynn.
All of the men have strongly denied that they had any improper contacts with Russian officials.
As part of the inquiry, the F.B.I. is also trying to assess the credibility of the information contained in a dossier that was given to the bureau last year by a former British intelligence operative. The dossier contained a raft of allegations of a broad conspiracy between Mr. Trump, his associates and the Russian government. It also included unsubstantiated claims that the Russians had embarrassing videos that could be used to blackmail Mr. Trump.
The F.B.I. has spent several months investigating the leads in the dossier, but has yet to confirm any of its most explosive claims.

Senior F.B.I. officials believe that the former British intelligence officer who compiled the dossier, Christopher Steele, has a credible track record, and he briefed investigators last year about how he obtained the information. One American law enforcement official said that F.B.I. agents had made contact with some of Mr. Steele’s sources.
The agency’s investigation of Mr. Manafort began last spring as an outgrowth of a criminal investigation into his work for a pro-Russian political party in Ukraine and for the country’s former president, Viktor F. Yanukovych. It has focused on why he was in such close contact with Russian and Ukrainian intelligence officials.
The bureau did not have enough evidence to obtain a warrant for a wiretap of Mr. Manafort’s communications, but it had the N.S.A. scrutinize the communications of Ukrainian officials he had met.
The F.B.I. investigation is proceeding at the same time that separate investigations into Russian interference in the election are gaining momentum on Capitol Hill. Those investigations, by the House and Senate Intelligence Committees, are examining not only the Russian hacking but also any contacts that Mr. Trump’s team had with Russian officials during the campaign.
On Tuesday, top Republican lawmakers said that Mr. Flynn should be one focus of the investigation, and that he should be called to testify before Congress. Senator Mark Warner of Virginia, the top Democrat on the Intelligence Committee, said the news about Mr. Flynn underscored “how many questions still remain unanswered to the American people more than three months after Election Day, including who was aware of what, and when.”
Mr. Warner said Mr. Flynn’s resignation would not stop the committee “from continuing to investigate General Flynn, or any other campaign official who may have had inappropriate and improper contacts with Russian officials prior to the election.”