martedì 25 aprile 2017

Grande successo per il PREMIO internazionale D’ARTE, POESIA E PROSA "CASERTA 2017 - LA CATENA DELLA PACE” - Goffredo Palmerini



25 aprile 2017

Grande successo per il PREMIO internazionale D’ARTE, POESIA E PROSA
"CASERTA 2017 - LA CATENA DELLA PACE”
La conferenza di Hafez Haidar, le Targhe alla Carriera e alla Cultura tributate, i vincitori del Premio

di Goffredo Palmerini



CASERTA – Grande successo di partecipazione, il 20 e 21 aprile 2017, alla prima edizione del Premio internazionale d’Arte, Poesia e Prosa “Caserta 2017 - La Catena della Pace”, evento organizzato dall’Associazione Culturale VerbumlandiArt di Lecce in partnership con la Pro Loco di Caserta, con il patrocinio della Municipalità del capoluogo campano. Numerose le collaborazioni di associazioni culturali, sociali e di solidarietà nello spirito di pace che VerbumlandiArt anima con le iniziative promosse in Italia e all’estero, una straordinaria catena che all’arte e alla letteratura unisce la specifica missione di promuovere la Pace, il dialogo e il rispetto reciproco tra popoli e culture. VerbumlandiArt si fa portavoce, infatti, dei valori culturali delle Nazioni, dei sentimenti di amicizia e di pace dei loro popoli. Solo nel reciproco rispetto delle specifiche identità nazionali e culturali può affermarsi e crescere una cultura di Pace, nel rispetto delle diversità e nel dialogo con l’altro. Il progetto “Catena della Pace” ha come principale missione quella di promuovere stimoli per la formazione di cittadini d’una società sempre più aperta e multiculturale, dove si affermi un clima di sereno e costruttivo dialogo culturale. Dunque una visione della Pace che si alimenti di buone pratiche con lo scopo di contribuire a formare i nuovi “cittadini del mondo”, capaci d’affrontare e governare con sapienza ed apertura i problemi generati dalla convivenza di culture, religioni e convinzioni politiche diverse, oggi che davvero il mondo è appena fuori dalla nostra porta.


Nella prima giornata, dedicata al vernissage della Mostra d’Arte presso la Biblioteca “A. Ruggiero” sul tema della Pace, si è vissuto un momento di grande intensità emotiva con la consegna della Targa alla Carriera al magistrato prof. Amedeo Postiglione. L’illustre giurista ha affermato che la Pace si realizza nell’esercizio costante del rispetto dell’Altro, dell’Ambiente e della Legalità, perché non c’è Pace senza giustizia, senza rispetto per il creato e per i beni comuni, senza rispetto per la diversità culturale, etnica e religiosa. Amedeo Postiglione è Presidente Aggiunto Onorario della Corte Suprema di Cassazione, Vicepresidente del Forum Europeo dei Giudici per l’Ambiente, fondatore e direttore della Fondazione ICEF, nata nel 1978, quando la Corte Suprema di Cassazione creò il gruppo di lavoro “Ecologia e Territorio”, coordinato proprio dal giudice Postiglione, con esperti delle varie magistrature e del mondo scientifico, con lo scopo di promuovere la realizzazione di banche dati giuridico-ambientali. Già docente di Diritto ambientale all’Università di Urbino e all’Università La Sapienza di Roma, il prof. Postiglione è stato Capo dell’Ufficio Legislativo del Ministero dell’Ambiente, Commissario ad acta del Parco Nazionale d’Abruzzo, Consulente dell’Unione Europea in materia di rifiuti pericolosi e Consulente del Consiglio d'Europa in materia di protezione della vita selvatica in Europa.  


Alla serata inaugurale della Mostra e del Premio letterario hanno presenziato Daniela Borrelli, assessore alla Cultura del Comune di Caserta, Gian Maria Piccinelli, direttore del Dipartimento di Scienze Politiche “Jean Monnet” dell’Università della Campania, Regina Resta, presidente dell’associazione VerbumlandiArt , Carlo Roberto Sciascia, presidente della Pro Loco di Caserta e critico d'arte, Rosa Nicoletta Tomasone, vicepresidente della Rete di Cooperazione Culturale Europea “Le vie di Carlo V” e presidente del Centro Culturale Internazionale “L. Einaudi” di San Severo, Margherita Dini Ciacci, presidente regionale Unicef, Paolo Nicola Corallini Garampi, Gran Priore dell’Ordine dei Cavalieri templari di Gerusalemme d’Italia, Vittorio Giorgi, Console onorario dell'Uzbekistan, Rosalia Pannitti, presidente dell’Associazione Genitori d’Italia sez. Caserta, Giovanna Barca, presidente Donne Giuriste d’Italia sez. Caserta, Valentina Bellini Scala, presidente della Fidapa di Maddaloni, Marialidia Raffone, direttrice della Biblioteca “A. Ruggiero”, Lucia de Cristofaro, direttrice Albatros Edizioni, e chi scrive, Ambasciatore d’Abruzzo nel mondo.


La mattina di venerdì 21 aprile, presso il Dipartimento Scienze Politiche “Jean Monnet”, ospite il direttore prof. Gian Maria Piccinelli, il prof. Hafez Haidar, docente di Letteratura araba presso l’Università di Pavia e candidato al Premio Nobel per la Pace, ha tenuto la sua conferenza alla presenza di illustri ospiti e di numerosi studenti universitari. Per l’insigne docente e scrittore Hafez Haidar bisogna superare alcune ipocrisie: “…a livello mondiale, una delle strategie deve essere quella di chiudere le fabbriche di armamenti che commerciano con i terroristi e boicottare gli Stati che finanziano il terrorismo con armi e denaro”. La diffusione della cultura, la conoscenza reciproca e il dialogo interreligioso sono la migliore forma di prevenzione dell’integralismo islamico, secondo il prof. Haidar, straordinario testimone della cultura della Pace ovunque, specialmente in Europa e in Medio Oriente. Nel mondo islamico - ha aggiunto lo scrittore – “…c’è la necessità di promuovere i diritti delle donne”. Il prof. Haidar ha quindi rivolto un invito all’Europa perché non si faccia prendere dal panico di fronte alla questione dei profughi: “…il mio Paese, il Libano, ha una popolazione di 3,5 milioni di abitanti. Tra siriani, palestinesi, iracheni, somali, ospita 3 milioni di migranti”. La Cultura della Pace deve dunque uscire dall’interiorità individuale e diventare fenomeno comunitario e sociale, in cui la diversità etnica, religiosa e culturale si viva come un arricchimento e non come problema.



 Dopo la conferenza del prof. Haidar sono state consegnate le Targhe alla Cultura al prof. Gian Maria Piccinelli e all’avv. Antonino Cuomo che più volte è stato sindaco di Sorrento, scrittore raffinato e imprenditore. Un intermezzo musicale ha allietato la mattinata, con arie napoletane cantate dalla soprano Cristina Patturelli, accompagnata alla chitarra da Franco Manuele.


Nel pomeriggio, nella Biblioteca “A. Ruggiero”, si è svolta la cerimonia di consegna dei riconoscimenti a poeti, scrittori e artisti risultati vincitori del Premio “Caserta 2017 - La Catena della Pace”, dei Premi speciali o delle Menzioni d’onore, dopo l’accurata selezione svolta dalle Giurie così costituite: per l’Arte ing. Carlo Roberto Sciascia, critico d’arte e presidente della Pro Loco di Caserta, dr. Giovanni Vinciguerra, gallerista, avv. Raffaele Murtas, artista autore e conduttore di programmi Tv; per la Letteratura prof. Hafez Haidar, docente universitario e scrittore, prof. Carlo Alberto Augieri, docente dell’Università del Salento, avv. Angelo Sagnelli, direttore artistico Spoleto ArtFestival Letteratura, dr. Annella Prisco, presidente Centro Studi Michele Prisco di Napoli, prof. Sergio Camellini, psicologo clinico e poeta. La serata è stata allietata da applauditissimi intermezzi musicali del fisarmonicista Pasquale De Marco. E’ stato infine tributato il Premio alla Carriera alla dr. Maria Cristina Poma e il Premio alla Cultura alla dr. Paola Galioto Grisanti.



Ciascun autore presente ha potuto declamare la sua creazione poetica e di prosa, suscitando emozioni intense. La serata è stata coordinata da Regina Resta e condotta brillantemente da Raffaele Murtas, che ha posto in campo spiccate doti dialettiche e di simpatica ironia, un tocco di leggerezza all’evento, il sorriso in contrappunto alle emozioni. Sono risultati vincitori del Premio letterario Enzo Bacca e Dorotea Matranga, ex aequo per la Poesia, Giuseppe Milella per la Silloge poetica; Paolo Miggiano per la Prosa. Per gli autori in lingua straniera sono risultati vincitori ex aequo i poeti serbi Mika Vlacovic Vladisavljevic e Borisav Blagojevic. Per la sezione Arti Figurative sono risultati vincitori Carmine Sibona per la Scultura, Pier Felice Trapassi per la Fotografia, Leonilda Fappiano per la Pittura. Questi gli artisti in concorso, le cui opere rimarranno esposte fino al 3 maggio prossimo: Gianna Amendola, Antonio Apicella, Norma Bini, Letizia Caiazzo, Daniela Capuano, Rocco Cardinali, Mirella Ciardiello, Loredana De Nunzio, Rosanna Della Valle, Rosanna Di Carlo, Renato Falco, Leonilda Fappiano, Giovanna Giordano, Anna Grisabella, Paola Nuzzo, Vincenzo Paesano, Vincenzo Piatto, Massimo Pozza, Gabriella Pucciarelli, Silvia Rea, Paolo Ruggiero, Bartolomeo Sciascia, Carmine Sibona, Pierfelice Trapassi, Anna Zulla, Sonia Zulla. L’allestimento espositivo e l’organizzazione del Premio sono stati ben curati da Ottavia Patrizia Santo e Guido Vaglio, con il generoso supporto di Mirjana Dobrilla e Leonilda Fappiano.


















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