La psicologia è una scienza ancora poco conosciuta dalla maggior parte delle persone.
Esiste la volontà di non divulgare questo tipo di apprendimenti perché è più vantaggioso tenere le briglie della psiche a disposizione di pochi, abili nel manovrare la mente delle persone.
Se tutti avessimo una buona preparazione psicologica, infatti, sarebbe difficile controllare le convinzioni della gente e imporre atteggiamenti prestabiliti e funzionali ai bisogni di chi comanda.
Coloro che gestiscono il potere preferiscono fare in modo che la psicologia sia ignorata (perché meno è diffusa la conoscenza e meno ci si può rendere conto della persuasione occulta che agisce sui pensieri e sui comportamenti) e approfittano della sovrapposizione tra psicologia e psichiatria per confondere le acque.
Anche se non tutti lo sanno, però, la psicologia e la psichiatria studiano argomenti molto diversi tra loro.
La psicologia è la scienza che analizza i processi mentali, consci e inconsci, ma non si occupa dei danni cerebrali.
La psichiatria, invece, è la specializzazione della medicina preposta alla cura dei disturbi mentali.
Per fare lo psichiatra bisogna aver conseguito una laurea in medicina e poi aver preso una specializzazione in psichiatria.
Per fare lo psicologo bisogna avere una laurea in psicologia.
La psicologia perciò non è una branca della medicina e non cura le patologie psichiatriche, ma studia i meccanismi che sottendono i comportamenti, per fare in modo che le persone si sentano bene con se stesse e con gli altri.
Per manipolare le coscienze bisogna conoscere la psicologia e usare abilmente i meccanismi di difesa, cioè sapere in che modo la psiche risponde alle difficoltà.
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RAZZISMO E MANIPOLAZIONE DI MASSA
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Per ridurre l’impatto delle emozioni sgradevoli (paura, angoscia, rabbia, insicurezza…), il nostro inconscio utilizza delle modalità di protezione chiamate: meccanismi di difesa.
Tra questi, la proiezione e la rimozione sono quelli che si attivano più precocemente, cioè agiscono già nelle prime fasi della vita.
La proiezione spinge a proiettare fuori di sé: atteggiamenti, pensieri e comportamenti, che sono stati giudicati sbagliati, e porta a combatterli nel mondo esterno, nel tentativo di eliminarli.
Un uso scorretto della proiezione scatena intolleranza e razzismo.
La rimozione rimuove dalla consapevolezza tutto ciò che istintivamente è giudicato irrisolvibile, nascondendo i conflitti dietro un’armonia apparente ma priva di un reale equilibrio.
Un uso scorretto della rimozione ci porta a non vedere incongruenze e difficoltà, impedendoci di risolverle.
Conoscere il funzionamento dei meccanismi di difesa è indispensabile per comprendere come avviene la modificazione delle coscienze da parte di chi gestisce i mezzi di comunicazione di massa.
Grazie alla proiezione e alla rimozione, infatti, è facile indirizzare i comportamenti della gente verso mete prestabilite:
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la proiezione spinge a combattere i nemici interni spostandoli all’esterno
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la rimozione consente di rimuovere avvenimenti, emozioni e percezioni, considerati illeciti, nascondendone le tracce fino a farle sparire dalla coscienza
Un uso improprio della proiezione e della rimozione crea sempre dei danni nello sviluppo psicologico, perché:
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la proiezione non permette alla consapevolezza interiore di svilupparsi e blocca l’evoluzione delle parti immature della psiche
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la rimozione impedisce la conoscenza della totalità di se stessi, occultando nell’inconscio ciò che è in contrasto con l’immagine idealizzata di sé
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