Far star bene gli
anziani a casa. Le parole del papa, l’esempio della casa di riposo piemontese
guidata da un emigrante calabrese
di Domenico Logozzo *
GIOIOSA JONICA
- C’è bisogno di spazi di dignità e di libertà per gli anziani, non chiusure e silenzi
che troppo spesso diventano una tortura. L’appello lanciato un anno fa da papa Francesco, non è rimasto inascoltato.
Tanti buoni esempi. In Piemonte, a Cherasco
(Cuneo) le parole del pontefice stanno trovando un felice riscontro nelle
azioni positive che vedono insieme amministrazioni comunali, strutture
sanitarie, associazioni del volontariato, istituti di credito e cittadini che
si impegnano per rendere meno difficile la vita agli anziani. La Casa di Riposo
Ospedale di Cherasco ha avviato ad aprile un progetto per sostenere la
domiciliarità. "Veniamo a trovarvi" non è solo uno slogan, ma un
impegno reale e convinto per “fare stare bene gli anziani a casa”. Ampio
coinvolgimento: dalla Cassa di Risparmio di Cuneo alla Asl Cn2, dal comune alla
“Bottega del possibile”.
Un nuovo
servizio gratuito di assistenza agli anziani in aggiunta a quello svolto dai
servizi sociali, che “vede una struttura rimettersi in gioco e aprirsi alla cittadinanza
in una nuova forma”, ha scritto la Gazzetta d’Alba. “Sì, è proprio così”, ci
dice Mario Palermo, commercialista
calabrese emigrato mezzo secolo fa da Gioiosa
Jonica a Torino, dal 2012
presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Ospedale di Cherasco. E’ uno
dei più antichi d'Italia e la fondazione si fa risalire al 1462. “Continuiamo a
crescere, abbiamo tanta voglia di innovazioni, per renderci utili non solo alla
comunità locale ma anche a tutte le altre che ne hanno bisogno”. Palermo
sottolinea che si tratta di “un'importante iniziativa di solidarietà, un centro
di servizi a disposizione della popolazione che ci consente di aprirci ancor di
più al territorio. Un percorso di sostegno alla domiciliarità”. La famiglia, ha
ricordato tante volte il papa, “resta il luogo privilegiato di accoglienza e di
vicinanza. Occorre che le strutture assistenziali offrano il supporto di aiuti
e di servizi adeguati agli anziani malati, garantendo il rispetto della
dignità, dell’identità, dei bisogni della persona assistita, ma anche di coloro
che la assistono, familiari e operatori sanitari”. Ed è quello che a Cherasco sta avvenendo.
“Vogliamo
fornire alle persone il supporto necessario anche per superare piccoli ostacoli
quotidiani che, a volte per la solitudine, possono rivelarsi insormontabili”, ha
detto alla “Stampa” il presidente Palermo. Ma come si articola e come viene
messo in pratica questo progetto? “I servizi offerti sono la mensa agli anziani
esterni alla struttura e la consegna del pasto a domicilio, il servizio
infermieristico in sede e a domicilio (terapia intramuscolo, prelievi ematici,
fleboterapia e altro); assistenza tutelare (doccia assistita); servizio di
fisioterapia; possibilità di partecipare nella nostra struttura alle attività
di animazione, musicoterapia e palestra di vita”.
Mario Palermo ricorda che “la formazione del personale della Casa
di Riposo è stata fondamentale per la buona applicazione dei nuovi modelli
operativi, insieme a organizzazioni dove da anni si coltiva con successo la
domiciliarità. Ed è così che attraverso la “cultura della domiciliarità”, la
Casa di Riposo estende all’esterno i servizi finora riservati solo alla
comunità locale. Il percorso di formazione è stato finanziato dalla Fondazione
Cassa di Risparmio di Cuneo ed erogato dall'Associazione "La Bottega del
possibile". La buona riuscita del progetto presuppone il coinvolgimento
della comunità locale (i negozianti, farmacisti, parroci, medici di famiglia,
volontariato, vicinato). Le attività vengono svolte in collaborazione con il
Comune di Cherasco, i servizi sociali, le associazioni di volontariato locali
(l'Arcipelago, il Sorriso), il Centro anziani, la Croce Rossa e L' ADI”.
In occasione
della presentazione del progetto, c’è stata una grande partecipazione dei
cittadini di Cherasco. “Tanti in più del previsto - ricorda il presidente
Palermo -, per cui siamo stati costretti a spostarci dall'Auditorium al Teatro
Salomone”. Segno evidente della grande attenzione verso gli anziani, come ha
rilevato “con soddisfazione” il sindaco Claudio
Bogetti: “Cherasco ha la fortuna di avere tante eccellenze e la Casa di
Riposo è una di queste, una delle migliori della provincia, se non la
migliore”. Il presidente Palermo è
fiducioso sulla riuscita di questo progetto: “La Casa di Riposo ha 122 ospiti
e, ad oggi, gli anziani che usufruiscono del nuovo servizio domiciliare sono
circa 20. Il numero è destinato a salire. In aumento grazie anche ad
un'adeguata divulgazione del progetto ai potenziali destinatari, attraverso brochures esplicative dei servizi e la
collaborazione dei giornali locali. La nostra operatrice itinerante è diventata
ormai un punto di riferimento per la popolazione anziana locale”.
E la direttrice
della Casa di Riposo, Alda Seghesio,
in sede di presentazione aveva parlato della figura professionale
dell’operatrice itinerante. “Daniela Manassero si recherà da chi ha più di 75
anni per raccogliere richieste ed esigenze da inoltrare alla struttura. Quest’ultima
oltre ai servizi già offerti in base a una convenzione stipulata a suo tempo
con il comune, potrà estendere a domicilio alcuni servizi, come la mensa e le
prestazioni infermieristiche”. La direttrice dei Servizi Sociali della Asl, Anna Abburrà, aveva detto che il
“valore aggiunto è rappresentato dall’operatrice socio-sanitaria che è in prima
linea”. E la conferma viene oggi anche dal presidente della Casa di Riposo. “Il
ruolo della nostra operatrice socio-sanitaria è davvero centrale. Ascolta chi
ha bisogno e valuta gli interventi necessari. Il suo sostegno è prezioso per
prevenire i problemi legati all'isolamento sociale degli anziani per la
mancanza, a volte, del supporto della famiglia o del vicinato”.
Quali i
maggiori problemi emersi in questi primi cinque mesi? chiediamo al presidente. “Ci
sono state richieste di servizi nuovi non preventivati, ma la nostra struttura
- in tempi brevi - ha trovato le soluzioni giuste e tempestive. In alcuni casi,
ad esempio, le prestazioni che dovevano essere rese all’interno della Casa di
Riposo, sono state gestite a domicilio, come la fisioterapia e la doccia
assistita. In altri casi è stato attivato il servizio di trasporto della
persona anziana nella struttura”. A Cherasco la “cultura della domiciliarità”
sta trovando una confortante applicazione. Buon segno. Mi auguro che possa
diffondersi ancor di più in tutto il territorio nazionale, diventando una
regola per le comunità e non un'eccezione solo per alcune realtà”. E’ l’auspico
del presidente Palermo che in questo progetto è riuscito a coinvolgere tante
persone, enti, associazioni, amministratori comunali. “Li voglio ringraziare
tutti. Senza di loro non avremmo ottenuto tanti risultati positivi. E abbiamo
fatto gli opportuni lavori importanti per rendere la struttura sempre più adeguata
alle esigenze degli anziani”.
Ma vediamo più
da vicino chi è questo commercialista calabrese che sta operando così bene in Piemonte nel settore dell’assistenza
agli anziani. Con caparbietà, professionalità e intelligenza è riuscito a
conquistare posizioni di responsabilità e di prestigio. Non ha mai interrotto i
legami con la terra che per motivi di famiglia ha lasciato esattamente mezzo
secolo fa. Mario Palermo a Gioiosa Jonica (Reggio Calabria) è
stato un bravissimo calciatore. C’era tanto entusiasmo in quegli anni intorno
alla squadra gioiosana. Tanti giovani campioncini ed anche giocatori esperti,
che sapevano guidarli. Il cuore oltre l’ostacolo. Sempre. “Quando il nostro
calcio divertiva e faceva divertire”, ricorda oggi con tanta nostalgia. Dal
profondo Sud a Torino. Racconta: “In quel Piemonte di altri tempi, altro mondo
difficile da capire ma che andava accettato o rigettato. Dopo qualche anno
trascorso a Torino, dove faccio fronte alle mie esigenze di vita e studi dando
calci a un pallone, mi trasferisco a Cherasco.
Nel 1970 sposo Renza. Nel 1971 nasce Andrea. Nel 2005 Andrea e la moglie Maura
mi danno la gioia più bella, quella di essere nonno. Nasce Ludovica e nel 2009
arriva Vittoria”.
Cherasco porta fortuna a Mario
Palermo. “Nel 1970 inizio la professione di commercialista con studio a
Cherasco. Nel 1972 apertura di un nuovo studio a Racconigi. Una decina di persone tra titolare e dipendenti, senza
tenere conto dei praticanti. Ancora oggi esercito l’attività di commercialista,
meglio dire che aiuto mio figlio, il quale continua a portare avanti il lavoro,
mentre io mi divido part-time tra professione e incarico di Presidente Casa di
riposo che guido dal 2012. Ci metto il massimo impegno sperando di fare bene. A
volte ci riesco altre un po' meno, per quel meno chiedo scusa in anticipo, e
che Dio mi aiuti in questo impegnativo percorso”.
*già
Caporedattore TGR Rai
Foto:
1-
Il commercialista
Mario Palermo, originario di Gioiosa Jonica, dal 2012 è il presidente della
Casa di Riposo Ospedale di Cherasco.
2-
La Casa di
Riposo Ospedale di Cherasco
3-
Cherasco è un
comune in provincia di Cuneo con poco meno di diecimila abitanti
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