mercoledì 31 luglio 2019

CUANDO ESCRIBO EN ESPAÑOL - George Onsy-Egipto


CUANDO ESCRIBO EN ESPAÑOL - 2
Un escritor y su avatar

Cuando escribo en español, querida España,
mi alma tiene mucha sed, mucha sed
de abrazar a tus escritores
de toda tu historia ... de todas tus moradas.
Ahí, Mucho antes de mi tiempo,
ahí, lejos de mi patria.
durante algunos duros años del siglo XVI,
puedo ver a un escritor sin plumas
en la profundidad húmeda y oscura
de una cárcel en Argamasilla de Alba,
Pero el protagonista de su romance
que leerá todo el mundo hasta ahora
nunca deja de visitarlo.
España, con el poco que tengo
de tu bello lenguaje, permítame hablar
con su alma triste, diciendo:
Cervantes, Cervantes!
Tu inolvidable protagonista
te encontrará aquí.
Tu gran modelo de sufrimiento
acabe de ser formado de tus lagrimas,
las lagrimas calientas
de patriotismo no apreciado,
patriotismo que te costó demasiado;
heridas, esclavitud y tortura
durante un exilio de más de cinco años.
Si, Don Quijote hará que todo el mundo
lea para reír, reír y reír
hasta que aprende a llorar,
hasta que sepa la perdida lección de llorar.
¿No es ese el ridículo caballero
que sigue persiguiendo ese idealismo,
que tu ves desaparecer día tras día?
Si, todo el mundo rie
de lo que trata de alcanzar lo inalcanzable.
sin embargo, muchos han aprendido,
durante los cuatro siglos que nos separan,
cómo llegar al inalcanzable,
convirtiendo sus sueños burlados
en realidad, una realidad alcanzable.
Querido Don Quijote !
cuando tu compañero de vida
se vaya al cielo,
su familia no podrá comprar
su lápida sepulcral.
¿Puedes, por favor, traerle una piedra
de uno de esos molinos
que vas a conquistar?

George Onsy-Egipto@copyright2019
Con el diseño que he hecho de estas imagenes:

1- Estatua de Miguel de Cervantes (1547–1616) a la entrada de la Biblioteca Nacional de España, en Madrid. Esculpido en mármol blanco italiano por Joan Vancell Puigcercós en 1892 - donde esta escrito:
«La pluma es lengua del alma; cuales fueren los conceptos que en ella se engendraron, tales serán sus escritos» - Miguel de Cervantes.
2- La ilustración 2 del artista francés, Gustave Doré (de su libro 'Don Quixote' - 1863).

IL SILENZIO - REGINA RESTA



Il silenzio

Nel vuoto del silenzio,
cerco briciole di lacrime,
la mia mano gelida,
adagiata sul cuore
sente il battito farsi pietra.
La mia voce si fa preghiera
per cancellare ogni traccia di dolore.
In questo mare di neve
dove il mio urlo silenzioso
si fa memoria delle tue false bugie,
l’unico desiderio
è fuggire nella notte
tra le onde del mare
nel trionfo della tempesta.
Oltre il tempo,
oltre l’esistenza,
per dimenticarti
e guardare i ricordi senza lacrime.
Non puoi capire il dolore
che distrugge la mia mente,
tu che mi hai dato solo lacrime
ora ho capito
niente sarà più come prima.

Regina Resta 

venerdì 12 luglio 2019

Nuovi eletti in Verbumlandiart


L’associazione VERBUMLANDIART è nata per dare voce alla cultura.
Ha realizzato, dal 2013 una rete di iniziative culturali e di interesse attraverso incontri, convegni, rassegne, reading, spettacoli, presentazioni di autori, performans di artisti, cinema, mostre, concorsi e quant’altro avesse la connotazione di iniziative di interesse culturale, si è impegnata a valorizzare il patrimonio storico, culturale e artistico italiano.
La cultura, l’arte e l’informazione sono state le scelte sicure e strategiche del futuro per un Paese sempre più consapevole della propria storia, della propria identità e della capacità di promuovere creatività e innovazione, coinvolgendo attivamente scuole pubbliche e università, che hanno sempre un ruolo fondamentale per far maturare linguaggi e strumenti utili all’accrescimento culturale, per questo
l’associazione promuove l’arte in tutte le sue forme, dando spazio ad artisti e autori affermati ed al contempo cerca di scoprire nuovi talenti dando loro la possibilità di crescere, confrontandosi e sottoponendosi alla sincera valutazione di esperti di ogni  settore, capaci di dare un giudizio e soprattutto un consiglio per migliorare qualitativamente la propria produzione artistica.
Non ha fini di lucro ed ha lo scopo di promuovere attività artistiche e culturali da divulgare sul territorio nazionale e internazionale e permettere l’accesso e la fruizione della conoscenza a tutti.
L’associazione può contare sull’apporto di professionisti che mettono a disposizione il loro sapere e talento, che collaborano alle iniziative e che di volta in volta sono interpellati per la loro conoscenza e preparazione.
Gli eventi più importanti realizzati:
PREMIO INTERNAZIONALE “CITTÀ DEL GALATEO” 7 EDIZIONI Insignito del Riconoscimento Della Medaglia Di Rappresentanza Del Presidente Della Repubblica
PREMIO PESARO ARTE 5 EDIZIONI
PREMIO “LUCA LERARIO” ROMA PER LE VITTIME DELLA STRADA
PREMIO “LA VOCE DEI POETI” 4 EDIZIONI
PREMIO “A NERUDA …CITTÀ DI CAPRI” 2018
FESTIVAL DELL’ARTE CITTÀ DI GALLIPOLI 2017
FESTIVAL DELL’ARTE “PRIMAVERA SALENTINA” 2018-2019
“LA CATENA DELLA PACE, DELLE DIFESA PER L’AMBIENTE E LA GIUSTIZIA”, progetto culturale che ha coinvolto artisti, giornalisti, poeti di tutto il mondo.
FESTIVAL ITALIA – UZBEKISTAN A PESARO 3 EDIZIONI
MOSTRA DI ARTE SACRA GALATONE 2018
PRESENTAZIONE D’AUTORI
SPETTACOLI MUSICALI
READING POETICI
CONVEGNI CULTURALI.
Tutte le manifestazioni sono state di alto profilo artistico culturale, si sono distaccate da altre iniziative di natura commerciale perché nascono dal desiderio di dare un contributo alla promozione e allo sviluppo della ricerca creativa, volendo essere un momento di riflessione e di confronto tra artisti, critici, addetti ai lavori e pubblico.
Significativi sono stati negli anni i temi delle Mostre e dei premi, incentrati sulla Pace, sulla salvaguardia del Creato, sulla Giustizia e il dialogo fra i Popoli. 
L'evento della “Catena della Pace” ha avuto un grande successo di adesioni e di diffusione mediatica proprio perché la Pace è al centro dell'attenzione come urgenza avvertita da tutti gli uomini, preoccupati sia per la fragilità politica di molti Paesi, ma soprattutto per l’accrescere di odio e razzismo nei confronti dell’altro. Non di meno le questioni ambientali per le quali sta crescendo la consapevolezza dei rischi per l’umanità intera per il riscaldamento terrestre, per lo scioglimento dei ghiacciai, per i cambiamenti climatici.
Dopo l’assemblea svolta di recente sono state rinnovate le cariche sociali dell’Associazione.
Auguri tutti gli eletti.

CARICHE SOCIALI TRIENNIO 2019 – 2022
CONSIGLIO DIRETTIVO

RESTA Regina – Presidente;
PALMERINI Goffredo – Vice Presidente e Responsabile del Settore Comunicazione e Stampa;
PRISCO Anna – Vice Presidente e Responsabile del Settore Prosa ed Editoria;
VAGLIO Antonietta – Segretaria;
VAGLIO Guido – Tesoriere;
AUGIERI Carlo Alberto – Responsabile del Settore Rapporti con le Università e gli Enti;
CIMINO Annalena – Responsabile del Settore Poesia;
DANIELI Giancarlo – Responsabile del Settore Comunicazione e Grafica;
DOBRILLA Mirjana – Responsabile del Settore Rapporti con gli Stranieri.

COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI


LENOCI Francesco (Presidente);
NISI Livio (Membro effettivo);
VAGLIO Valerio (Membro effettivo);
DANIELI Irene (Membro supplente);
VANTAGGIATO Andrea (Membro supplente).

COLLEGIO DEI PROBIVIRI

CAMELLINI Sergio;
CAMPA Annamaria;
INGROSSO Madia.


domenica 30 giugno 2019

la cattedrale di Notre Dame di Parigi - La resurrezione di un patrimonio - George Onsy


2-la cattedrale di Notre Dame di Parigi parla ancora nonostante le sue ustioni...
La resurrezione di un patrimonio

C' è chi mi vede
Un corpo di un monumento venerato,
Ma credetemi,
Vivo ancora nonostante tutto,
Sì, questo fuoco è solo una fiaccola
Per il passaggio della morte alla vita.
Non è vero, è la primavera
Dal Risorto?
Avete visto tutti
Come la mia freccia gigante,
Che rimaneva orgogliosamente slanciata,
È crollata... è crollata.
Tuttavia, ciò che mi consola
È vedere le lacrime
Scaturire dagli occhi
E io di queste lacrime
Ero così assetata.
Vedi come
Non ho più il tetto!
Ma, tanto meglio,
Le mie viscere che bruciano
D' amore per te,
Sono ora
Ben aperte nei cieli.
Anche se mi rimane poco
Posso essere sempre il testimone
Di questi secoli gloriosi
Di cui ieri non mi è lontano.
Sì, nel mio seno
Dormono in pace dei santi,
E il mio pavimento è coperto
Di tracce dei nobili,
I principi e i vincitori.
Sì, riesco a vedere tra le mie braccia
Dei Re Coronati, circondati
Di Vescovi e cardinali
Eppure non dimenticherò mai
Di mantenere un posto favorito
Per il gobbo di Victor Hugo.

George Onsy @ Copyright2019-L' Egitto

LAISSEZ MOI BRÛLER
Un cri de Notre Dame de Paris

Laissez moi brûler
Car je ne veux plus continuer
Avec ces noms: Un chef d'œuvre,
Un monument admirable,
Ni un patrimoine national ;
Ni le plus-visité sanctuaire
Car depuis mon existence
Je rêvais de rester à jamais
Un refuge de ce qu’on appelle ‘prière’

Laissez moi brûler
Car j’attendais longtemps
Cette chaleur face à la tiédeur
Face à la froideur.

Laissez moi brûler
Ce n’est pas votre crime
Ce mon choix
Comme je me sens dépaysé
En absence de l’amour
Avec la sécheresse de la foi.

Laissez moi brûler
Car quelque fois
La douleur et le chagrin
Font guérir l’indifférence
Donc j’accepte ce destin.

Laissez moi brûler
Car comme je ne vois
Le monde autour de moi
Qu’un sombre cimetière
J’aurais besoin du feu
Pour y donner
Un peu de lumière.

George Onsy@copyright2019

venerdì 28 giugno 2019

3^ Rassegna stampa "Federiciana Università, evento a Roma"




https://verbumlandiart.com/goffredo-palmerini-il-24-giugno-ospite-della-federiciana-universita/ 
La Gente d'Italia del 24 giugno (allegato) - USA e URUGUAY
http://comunicazioneinform.it/goffredo-palmerini-il-24-giugno-ospite-della-federiciana-universita-2/ 
https://www.laprimapagina.it/2019/06/21/goffredo-palmerini-il-24-giugno-a-roma-ospite-della-federiciana-universita-popolare/  
http://www.politicamentecorretto.com/index.php?news=107415  

martedì 18 giugno 2019

MATERA I SASSI


MATERA. Dal 23 al 30 giugno 2019, La Lopa Matera (Via Bruno Buozzi 13) ospiterà la Mostra fotografica di Cataldo Albano “MATERA I SASSI”, che illuminerà successivamente la Città di Taranto (dal 24 agosto) e la città di Verona (dal 25 ottobre).
La Mostra è organizzata da Cataldo Albano, con il Patrocinio del Comune di Matera, Comune di Taranto, Provincia di Verona, Lucana Film Commission; e con la partnership di La Lopa Matera, Vitis in Vulture, Cantine Ruggieri Lizzano, Casa Vestita Grottaglie, Simeoni Arti Grafiche Verona, Dolci Colori S.r.l. Verona.
Si tratta di un’esposizione multimediale, foto e video, frutto del reportage nel mese di ottobre 2017 di Cataldo Albano in compagnia dei Sassi, di tre Artigiani e due Modelle.
All’inaugurazione prevista per domenica 23 giugno ore 18,00, ai saluti di Antonella Passione (La Lopa) faranno seguito gli interventi di Mariella Cuoccio (poetessa), Mimmo Vestita (ceramista), Francesco Lenoci (docente Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano).
Saranno ospiti e protagonisti della serata inaugurale: Mario Daddiego (Il Bottegaccio), Massimo Casiello (Tornitura Artistica Atelier del Legno), Eustachio Rizzi (Sassi in Miniatura), il Pane di Matera del Panificio Cifarelli e l’Aglianico del Vulture di Vitis in Vulture.
L’ingresso è libero.

lunedì 17 giugno 2019

Giustizia nei Balcani troppo difficile da raggiungere - Karadžić condannato, ma il suo progetto no


Con la sentenza di primo grado il leader dei serbi di Bosnia, Radovan Karadžić, era stato riconosciuto colpevole e condannato a 40 anni di reclusione. In seguito la Corte d’appello del Meccanismo per i Tribunali penali internazionali ha emanato la sentenza definitiva con la quale Karadžić è stato condannato all’ergastolo. Il leader dei serbi di Bosnia è stato processato per genocidio, crimini contro l’umanità, pulizia etnica ai danni dei musulmani e dei croati. La sentenza però ci parla anche di quello per cui Karadžić non è stato condannato, ma che è strettamente legato ai crimini che ha commesso. Dopo quest’ultima sentenza si pongono alcune questioni importanti: era possibile processare Karadžić per aver commesso i crimini più gravi in Bosnia, e nello stesso tempo sottacere completamente e amnistiare il progetto per il quale si era battuto? Com’è possibile che la Repubblica di Serbia quale Stato venga esclusa dal contesto delle responsabilità? È indicativo il fatto che nel corso del lungo procedimento giudiziario contro Karadžić, non sia stata posta la questione dell’Accordo di Dayton, che di fatto ha legalizzato ciò che Karadžić e i suoi collaboratori hanno conseguito. In quest’ambito non dobbiamo dimenticare che la Serbia è diventata uno Stato sovrano e indipendente in base alla sua Costituzione del 28 settembre 1990, un anno prima della proclamazione dell’indipendenza della Slovenia e della Croazia. Da quella data l’Armata popolare jugoslava è diventata di fatto un esercito serbo, che ha offerto poi un sostegno importantissimo dall’ottica militare, finanziaria e logistica ai serbi di Bosnia. La Bosnia ed Erzegovina, oggi, a 23 anni dalla firma dell’Accordo di Dayton (1996) continua a essere ostaggio delle circostanze internazionali degli anni Novanta, che definirono il carattere del Trattato di pace. Gli Stati Uniti e l’UE fin dall’inizio della guerra in Bosnia basavano tutti i piani di pace sul principio etnico e “risolvevano” i problemi richiamandosi alla situazione di fatto, frutto della politica di Karadžić e dei suoi più stretti collaboratori. Quello che Karadžić rilevava negli anni Novanta, ossia che “il carattere del nuovo Stato serbo sarebbe stato esclusivamente etnico”, coincide pienamente con il comportamento tenuto dalla comunità internazionale. L’Accordo di Dayton contempla un elemento pericoloso per tutti, ossia il fondamentale pomo della discordia per il quale è scoppiata la guerra: la questione se la Bosnia ed Erzegovina sarà uno Stato unitario o diviso. Proprio per tale motivo l’attuazione di questo documento si configura spesso oggi come la continuazione della guerra con altri mezzi.
Proprio l’accordo di Dayton ha creato una struttura di potere che ha permesso ai nazionalisti di restare in sella fino a oggi e di impedire l’ulteriore sviluppo dei processi democratici in Bosnia ed Erzegovina. Per tale motivo appare illogica la sentenza del Tribunale penale internazionale dell'Aia con la quale Radovan Karadži
ć è stato, giustamente, condannato all’ergastolo, senza però che in questo contesto sia stato menzionato il progetto per il quale egli ha commesso i crimini. Tutto questo può essere compreso da un punto di vista logico? Ben difficilmente. Il presidente del Comitato Helsinki per i diritti umani in Serbia, Sonja Biserko, chiede alle autorità della Republika Srpska (RS) di cambiare i nomi delle scuole e delle istituzioni chiamate criminali di guerra. Lo psicologo di Banja Luka (RS) Miodrag Živanović, afferma che l'influenza di Karadžić sulla popolazione è "il prodotto del dominio del populismo da cui è direttamente seguito il nazionalismo e tutto ciò che appartiene alla coscienza ottenebrata“. "La giustizia richiede che la RS sia abolita", ha detto Francis Boyle, professore alla Harward, ex avvocato della B&H davanti al Tribunale dell'Aia.  In un commento alla televisione N1, Boyle aggiunge che il „Tribunale dell'Aja nascondeva il ruolo della Serbia, perché l'Occidente vuole includere la Serbia nella NATO e nell'Unione Europea“. Questo intervento del professore Boyle viene  durramente respinto da quelli che ancora oggi difendendo i risultati della pulizia etnica in B&H. Come raccontare la storia di un uomo condannato per i crimini di guerra, quando molti politici di spico e molta gente lo stimano come eroe? I criminali di guerra sono tra l'altro molto popolari anche in Croazia. La cultura conservatrice che sta' dominando sempre di più in quest'area d'Europa, non può accettare la giustizia in base ai criteri del diritto internazionale, per un semplice motivo; La verita' e la giustizia  sono dalla „nostra parte“, mentre i colpevoli e cattivi sono „gli altri“. Quindi, da una parte, con il verdetto del Tribunale internazionale R. Karadžić risulta un criminale. Purtroppo per la politica  non è cosi. Tempo fa, quando in Bosnia succedeva la „pulizia etnica“ e il genocidio, Karadžić era una persona importante per la politica internazionale, disposta a collaborare e ideare una nuova carta politica della B&H. Mentre, per molti politici di spico e tanta gente, ancora oggi affascinati dal suo progetto, Karadžić rimarra'  „un grande eroe sacrificandosi per gli interessi della Patria“. Dov'è in tutto questo la giustizia e il diritto internazionale? E' dificilissimo rispondera a questa domanda. Per cui la cosa migliore è forse chiedere aiuto a George Orwell: “...Ma come posso fare a meno di vedere quel che ho dinanzi agli occhi? Due e due fanno quattro. Qualche volta, Winston. Qualche volta fanno cinque. Qualche volta fanno tre. Qualche volta fanno quattro e cinque e tre nello stesso tempo. Devi sforzarti di più. Non è facile diventare normale”.
Drago Kraljević (Croazia)