domenica 4 settembre 2016

16 SET Sarah Moon. Qui e Ora Ici et Maintenant - Inaugurazione mostra a Parma




In collaborazione con Mercanteinfiera e il Comune di Parma la mostra **Sarah Moon. Qui e Ora. Ici et Maintenant**, curata da Carla Sozzani in occasione del premio annuale di Mercanteinfiera, inaugura la nuova sede per la fotografia a Palazzetto Eucherio San Vitale in Parma, dal 16 settembre al 15 ottobre 2016. Sarah Moon (Vichy, 1941), artista francese tra le maggiori fotografe contemporanee, da molti anni indaga la bellezza e lo scorrere del tempo.

L’amicizia e l’affinità tra Carla Sozzani e Sarah Moon risalgono alla fine degli anni Settanta quando iniziano a collaborare insieme per Vogue Italia e poi Elle Italia. La prima mostra alla Galleria Carla Sozzani è nel 1996, “120 fotografie” curata dal Centre National de la Photographie di Parigi, a cui è seguita la mostra “ Fotografie” nel 2002 e infine la mostra “fil rouge” nel 2006 con fotografie, immagini in movimento, testi, suoni e musica che nascevano dall’elaborazione delle fiabe e in particolare dal “Barbablù” di Charles Perrault. Le visioni di Sarah Moon spesso schiudono un universo magico di immagini poetiche. Di lei si sa poco. Raramente parla di sé, nascosta dietro il suo eterno berretto che sembra proteggerne la timidezza fragile e delicata. Come dice lei stessa, le sue immagini parlano di lei. Le sue fotografie sono così misteriose, così cariche di tensione drammatica e tuttavia riservate, che sembrano un intero mondo visto attraverso uno spiraglio luminoso. L’alfabeto segreto della Moon rimanda alla sfera dell’emotività, dell’intimo, e mette in scena una realtà immaginaria, filtrata dal ricordo e dall’inconscio. Il suo linguaggio antinarrativo evoca momenti, sensazioni, coincidenze e bellezza.

“Anche al principio ho sempre voluto sfuggire al linguaggio codificato del glamour. Quello che cercavo era più intimo, erano le quinte ad interessarmi, un diaframma sospeso prima che il gesto si compia, un movimento al rallentatore…come quello delle donne che si allontanano di spalle.” – scrive Sarah Moon nel libro Coincidences, pubblicato da Delphire nel 2001. “Sarah Moon. Qui e Ora. Ici et Maintenant” racconta un incontro d’autore, inatteso e intenso con gli affreschi rinascimentali di Palazzetto Ducale nel Parco Ducale di Parma e apre un dialogo inedito con la fotografia contemporanea.

A Parma, presso il Palazzetto Eucherio San Vitale (Parco Ducale) – dal 16 settembre al 15 ottobre 2016.

Inaugurazione: venerdì 16 settembre 2016, ore 18



In mostra:
da sabato 17 settembre fino a sabato 15 ottobre 2016

da martedì a venerdì, ore 13.00 -19.00

sabato e domenica, ore 10.30 -13.00 e 15.00 -18.30

Ingresso libero

www.galleriacarlasozzani.org

i.dazzi@fiereparma.it

press@galleriacarlasozzani.org



Sarah Moon, è un’artista francese di spicco e tra le maggiori
fotografe contemporanee, da molti anni indaga la bellezza e
lo scorrere del tempo. L’amicizia e l’affinità tra Carla Sozzani
e Sarah Moon risalgono alla fine degli anni Settanta quando
iniziano a collaborare insieme per Vogue Italia e poi Elle Italia.
La prima mostra alla Galleria Carla Sozzani è nel 1996,
120 fotografie curata dal Centre National de la Photographie
di Parigi, a cui è seguita la mostra Fotografie nel 2002 e infine
la mostra Fil rouge nel 2006.
Le visioni di Sarah Moon spesso schiudono un universo
magico di immagini poetiche: le sue fotografie sono così
misteriose, cariche di tensione drammatica e tuttavia riservate,
che sembrano un intero mondo visto attraverso uno spiraglio
luminoso. L’alfabeto segreto della Moon rimanda alla
sfera dell’emotività, dell’intimo, e mette in scena una realtà
immaginaria, filtrata dal ricordo e dall’inconscio.
La mostra curata da Carla Sozzani, in occasione della
quarta edizione del Premio Mercanteinfiera, racconta un
incontro d’autore intenso e apre un dialogo inedito con la
fotografia contemporanea.



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A major name in contemporary photography is to star in the third “Mercanteinfiera Off”, the cultural fringe event promoted by Fiere di Parma and the Municipality of Parma, as part of the homonymous antiques and modern and vintage collectables festival running from 1 to 9 October.
The artist is Sarah Moon, a French photographer whose work for many years has explored beauty and the passage of time. Her images will be displayed at the “Sarah Moon. Qui e Ora. Ici et Maintenant” exhibition curated by 2016 Mercanteinfiera Prize winner Carla Sozzani.

Running from 16 September – 15 October in the Palazzetto Eucherio Sanvitale building, set in the picturesque Parco Ducale, the exhibition is a journey through a magical world of poetic images: mysterious photographs, dramatically charged and yet intimate, that create the sensation of looking through bright portals onto an entire world.



Sarah Moon, is a leading French artist and one of the most important contemporary photographers.
For many years her work has captured beauty and the passing of time. The friendship and affinity between Carla Sozzani and Sarah Moon date back to the latc seventics when they began working together for Italian Vogue and then Elle. The first exhibition at the Galleria Carla Sozzani was in 1996, 120 fotografie curated by the Centre National de la Photographie in Paris, followed by Fotografie in 2002 and finally Fil rouge in 2006. Sarah Moon’s visions often capture a magical universe of poetic imagery: her photographs are so mysterious, charged with dramatic tension and yet reserved, that they appear like a shining peephole into a whole other world. Moon’s secret language whispers from the realms of emotion and intimacy, and weaves together an imaginary reality filtered through memory and the unconscious.
The show, curated by Carla Sozzani on the fourth edition of Premio Mercanteinfiera, is an intense artistic encounter and opens an original dialogue with contemporary photography.



Palazzetto Eucherio Sanvitale (Parma) – from 16 September to 15 October 2016

Inauguration: Friday 16 September 2016, 6:00 PM



Exhibition:
from 16 September to 15 October 2016

Tuesday – Friday, 1:00 PM – 7:00 PM

Saturday and Sunday, 10:30 AM – 1:00 PM and 3:00 PM to 6:30 PM

FREE ENTRANCE



www.galleriacarlasozzani.org

i.dazzi@fiereparma.it

press@galleriacarlasozzani.org



Sarah Moon, is a leading French artist and one of the most
important contemporary photographers.
For many years her work has captured beauty and the passing of
time. The friendship and affinity between Carla Sozzani and Sarah
Moon date back to the latc seventics when they began working
together for Italian Vogue and then Elle. The first exhibition at
the Galleria Carla Sozzani was in 1996, 120 fotografie curated
by the Centre National de la Photographie in Paris, followed by
Fotografie in 2002 and finally Fil rouge in 2006.
Sarah Moon’s visions often capture a magical universe of
poetic imagery: her photographs are so mysterious, charged
with dramatic tension and yet reserved, that they appear like
a shining peephole into a whole other world. Moon’s secret
language whispers from the realms of emotion and intimacy,
and weaves together an imaginary reality filtered through
memory and the unconscious.
The show, curated by Carla Sozzani on the fourth edition of
Premio Mercanteinfiera, is an intense artistic encounter and
opens an original dialogue with contemporary photography.

Misericordia - Mika Vlacovic Vladisavljevic





Misericordia

La misericordia vive e respira nell’azzurro tramite la purezza, della innocenza e la devozione con l’amore solitario e cosi piena delle ombre della gente viva la profondità nella profondità che accarezzo con dimenticati bollori del infinito buio, mi introduco con la profumata lacrima nella pupilla e divento il seme della libidine respirando il rumore delle onde insaziabili fecondo le profumate lacrime con la leggerezza del parto di domani quel mio in adorazione del suo viso d’una vergine, quel mio nella allegria circondato con i desideri nel confine della speranza quel
mio del dormiente, del ricercatore e dei illusionisti che questa notte si scosteranno dal nutrimento della propria anima meravigliati del profumo del concepimento della lacrima che in profondità dove nulla marcisce nutre il feto senza tempo, del cavaliere e del portavoce tamburino che portano
le notizie di Poseidone che riconosce la propria disfatta
e sulle ginocchia chiede la misericordia offrendo il suo scettro davanti al mio sguardo coraggioso pieno d’amore per la mia sposa la nuova profumata lacrima una volta la sua schiava, e li offro la misericordia tramite il mio embrione, il germe, il seme e tutta la mia prole che vive e respira nell’azzurro.
Mika Vlacovic Vladisavljevic
na italijanski prevela Mirjana Dobrilla

 

Tonia D'angelo - Mi resta il tramonto e...




 Tonia D'angelo


Mi resta il tramonto e
la sua linea perfetta
colorata ancora
per un sogno.
Tace l'orizzonte
come il mio silenzio.
Mi fermo qui
amore mio
non ho posto diverso
dove guardare.
Ti nascondo
nell'ultimo sole.

(t.d.)

Arrivederci - Rosy Marinelli




Arrivederci

Ombrelloni
che pian piano
si chiudono
senza più aprirsi.

Abbracci e saluti
al prossimo anno
gioia e spensieratezza
danno il passo alla malinconia.
Il sole un po’ offuscato
il mare un po’ agitato
anche loro pensierosi
ci salutano.
E’ finita l’estate
non ci resta
che augurarci
un arrivederci.
RosyMarinelli®04 Settembre 2016

J’Accuse sulla crisi della Giunta del Comune di Roma. L’Amo teso. - Misk Hamid

 

 

J’Accuse sulla crisi della Giunta del Comune di Roma. L’Amo teso.



Prima delle passate elezioni comunali si diceva che il Comune di Roma era quell’” Amo” che il Pd avrebbe lanciato al M5S per farlo cadere nel tranello degli scandali e del malaffare. Diversi esponenti dei partiti parlarono di quest’eventualità sapendo bene ciò che il Comune di Roma e la sua difficile gestione rappresentavano nel panorama istituzionale italiano.  Con i suoi 13 miliardi di euro di debito, le municipalizzate in mano alle clientele politiche del PD e della destra, le infiltrazioni criminali, gli sprechi e soprattutto il conseguente e crescente degrado di cui soffre la città, il M5S aveva, e ha, davanti a sé la montagna da appiattire. Un compito che richiede delle grandi competenze, una grande determinazione degli attori politici in gioco e soprattutto, direi, una grande coesione tra quest’ultimi.  Ora, nonostante sappiamo bene che i miracoli non si possono pretendere in pochi mesi da una squadra, le ultime vicende delle dimissioni  che hanno investito il Comune di Roma, ci fanno un po’ riflettere e preoccupare sul futuro della nostra città: un capo di gabinetto, i tre manager che guidano Atac e Ama (le due municipalizzate più disastrate d'Italia) e soprattutto un super-assessore al Bilancio, che come si diceva era il “fiore all'occhiello di questa giunta” quale  Marcello Minen. Si direbbe ironicamente che questo fior all’occhiello si è rivelato una spina al fianco! Le lacrime della Sindaca Raggi sono ben significative.  Qualcuno dall’altra parte della barricata, parla di fatti più gravi :È in corso, si dice , una specie di faida all’interno del M5S: da una parte c'è la sindaca e i suoi fedelissimi, sempre più chiusi dentro “ il cosiddetto circolo magico", dall'altra ci sono "gli altri":  delusi e illusi", sempre più esclusi e scontenti. Ovviamente queste voci sono in sintonia con quella strategia dell”Amo” teso da chi vuole che il palcoscenico romano diventi la rovina politica del M5S. Grillo ne è ben consapevole e il suo silenzio e la mancanza di dichiarazioni che mettano luce sull’intera vicenda rappresentano un segnale politico delle difficoltà che attraversa il Movimento in questo momento.  E’ innegabile che vi siano degli attriti in seno alla classe dirigente capitolina; è altrettanto innegabile che la Sindaca Raggi ha la grande responsabilità di scegliere degli Assessori e capi Gabinetto competenti e capaci e soprattutto di rispondere alle attese di coloro che l’hanno votata. L’immagine, ahimè, che ci viene presentata è tutt’altro che rassicurante. Noi che abbiamo votato la Raggi, vogliamo ancora credere nel sogno di una città risanata e prospera, ripulita dalle criminalità e dalla piovra dei partiti. Quel “ Amo” teso al M5S non riuscirà mai a scalfire o a far venir meno questo sogno di una Capitale rinata e di un’Italia risorta tra le grandi nazioni del Mediterraneo.

Rekviem of a love!!! - Marina Antonia Tsitsi.




Rekviem of a love!!!

On the sky fade the last
Gold crimson ribbons.
But the night demanding
Brings the last flasses
Of them that they believed
That they experienced.

The stars once that were smiled
With the mystery shades,
Coverering the chord of excess,
When the existences share
Their uknown aspects,
Now are silenced,
In the deseptive illusion.

Empty and deserted seas!!
Rekviem of a love
Sends the last melancholic tunes
To the lost garden of Eden!
Marina Antonia Tsitsi.

sabato 3 settembre 2016

poems by Claudia Dia Velea Bota

TĂCEREA INIMII MELE
Tăcere sădită în crăpăturile inimii mele,
Plec inima prin glasul tău, care tace,
Peste tot e numai tăcere,
tăcere fără vibraţie.

Tăcere e şi în mintea mea, în glasul meu,
Care nu poate să mai rezoneze,
Cu întunericul care mă îngheaţă.
Visul tu mi l-ai furat,
Căci iubirea din mine ai călcat,
Zdrobind  liniştea.
În celula aceasta, unde toată lumea tace,
Nu găseşti decât o tăcere.
O tăcere muribundă, ucigătoare,
Pentru că moartea calcă şi desface,
Iubirea din mine, ce  nu-mi dă pace,
Vreau să dărâm barierele tăcerii,
Să te îmbrăţişez fără cădere,
Să respir şi să mă  îmbăt, cu tine iubire,
Retrăind fără vanitate, iubirea ce ne desparte.


DIN IUBIRE CRESC RĂDĂCINI

Legănând aripile în neant, prin văzduh,
Albatrosul călător este suveran,
Cercetând de- a pururi lumea,
descrisă în Pentateuh,
Imensitatea iubirii, o străbate ca un planor,
Călător neobosit, sacrificându-şi viaţa,
Până când tu? Albatros vei dărui, prin vânt,
Prin timpuri de lumină sau ceaţă,
Peste cer şi valuri îţi porţi al tău dor,
Pe aripile tale ducând mereu în zbor,
Câte o sămânţă, care va rodi în duh şi adevăr.
În al tău zbor, prin crăpăturile stâncilor,
Din iubire cresc rădăcini, prin care să redescopăr,
Cum izvorăşte, Apa cea vie.
Prin a Ta revelaţie, reînvie întreagă creaţie,
La o primăvară dulce, a Fiul Tău iubit.
Glasul Tău Doamne, ne ridică din nefiinţă,
Făcând să crească din iubire rădăcini.




DACĂ DRAGOSTEA MEA

Dacă dragostea ar ţine o veşnicie,
Inima mea pătrunsă prin Tine,
Nu s-ar dezlipi nici o clipă, din această călătorie.
Dacă viaţa mea ar şti că te voi pierde,
Mi-aş topi toate gândurile pentru a le cerne,
Prin închisorile inimii mele.
Culorile glasului Tău mă duc prin ploi,
Ploi de lumină,
Cu picături de iubire, ce alină inima mea,
Când suntem numai noi doi.
Tu eşti suflare desprinsă cu viaţă,
Chiar şi când viaţa mă îngheaţă.
Dă-mi mâna să traversăm pragul
Unde pământul sărută cerul,
Iar tăcerile prefac zorile,
În fascicole multicolore.


 BOTA, Claudia, artist plastic şi poet, născuta la 20 decembrie 1969. Profesor de religie la Şcoala Gimnazială „Luceafărul” din Bucureşti.Preocupări artistice: poezia şi pictura. Studii: 1984: Şcoala  de Muzică şi Arte Plastice-Bacău-Secţia Arte plastice. 1984-1988: Liceul „Vasile Alecsandri”, Bacău. 1984-1986- Şcoala Populară de şi Meserii Bacău (Secţia Pictură). 1994: Facultatea de Teologie Ortodoxă (MA) a Universităţii din Bucureşti. 2007: Master în Management Educaţional Universitatea din Bucureşti, 2012:  Master în  Consilierea în managementul  carierei  în domeniul profesional şi tehnic (COC) (Institutul Politehnic din Bucuresti – Facultatea de IMST) Începând din 2012 a primit calificarea în calitate de consultant în carieră, dat de GCDF (Global Career Development Facilitator) Statele Unite ale Americii. 2011-2013: Frecventează Salonul Artelor „Boema 33” din Bucureşti şi cenaclul „Vama literară”, moderat  de poetul Daniel Vorona. Publicaţii literare: Lumină lină (New York, SUA), Clipa (Anaheim, California, SUA), Jurnalul Bucureştiului, Singur (Târgovişte), ProLitera (Germania), Confluenţe Literare (Bucureşti), ş.a


FECUNDAŢIE

Sămânţă plămădită din iubire
Ce înăbuşă durerile care tac,
Tac, la Poarta sărutului,
Pentru a mă purta pe pânza nevăzutului,
În noaptea pământului.
Şi inima mea zace,
Toată lumea zace, sub puterea celui rău,
Dar deasupra a toate, Dumnezeu Preasfântul,
Reclădeşte firea omului căzută, prin lumină,
Întărindu-l prin puterea Sa divină.

Fecunditatea trupului tău,
Face să se unească cu mine,
Ca şi rodia care îşi varsă
Ultima boabă pentru a se preface
Într-un strop  de nectar, în cupa plină,
Cu elixirul dragostei.
Mă unesc cu tine, în numele iubirii,
Mă prefac în lumină, în numele nemuririi,
Mă zidesc şi stau la Masa Tăcerii,
Când stelele cad şi îmi despletesc pletele
Pentru a te aştepta cu pâinea dorului meu,
Acum, când în pântec rodeşte darul tău.




TACI, INIMĂ, TACI…

Nu mai vreau să port poveri de fier
Şi de aceea-i poruncesc inimii mele: taci inimă, taci!
Mă prefac că nu aud,
Parcă astăzi timpul îi surd,
Mă izbesc de gânduri sumbre, în apusuri însângerate,
Înecând dorurile mele.
Inimă cu gând hoinar,
Mult mai suferi cât trăieşti,
Şi mereu tu pribegeşti.
În zadar te tot mâhneşti,
Căci destinul nu ţi-l tocmeşti,
Zilele şi anii, nu poţi să- i hotărăşti.
Taci inimă, taci!
Azi tu eşti dulce lumină,
Fericit pentru o zi prea divină,
Nu lăsa durerea să-ţi strivească pacea,
care e senină.

MALL - Murteza Osdautaj



MALL

S’mund t’ia ndalesh mallin vuajtjes
As gjuhës time të thënën për një emër
Që rri larg i pambërrirë në një degë të një bote
Të ëndërruar për një ëndërr mbi krihet e kaltër të një fluture
Mbushet kjo botë mall për një moment që ka ecur
Nëpër rrugën që hapi loti që s’u pa e rrjedhi
Dreqi që ta marr lapsit ngjyra mi ka ngecur
Në halat që ma shpojnë këtë mall të një bredhi...
Ne qytetin e madh e lash
E u ktheva këtu me një flakë dhe ndeza
Këtë brimë që rrjedhë në detin tim e e çmendë
Harresën për të ikur një pakthimi në një plagë
Prandaj mos u çuditni kur më shihni të shkëmbosur
Brenda një malli për një ble floku te verdhë
Apo për një zë të shterur gegnisht
Apo për stol nën një pishë në një bjeshkë
Apo për pak kaltërsi Valbone ku ajo e kaltëron me syrin e saj
Kam mall dhe po ndizet zjarri
Ato drita janë ky zjarr që bëjnë dritë atë rrugë
Dhe mu amputua harresa përjetë
Për ta marr në krih edhe njëherë frymën e saj
Apo qiellin e saj për ta bartur si gur
Vetëm ta heq këtë mall
Që djegë çdo fjalë
Kur s’ia shoh mjegullën e saj të flokëve
A s’po shihni se po dua ta shenjtëroj
Një dashuri për Evën....
Botë e verbër e unë Adam i kryquar në mallin tim ...

Marko Stanojevic Serbian poet




Duh mi je u talasu straha
dušu ne osećam
dakle ne postojim
teška misao
suzom oči vlaži
ja sam portet zebnje
pokriven maglom
Uzdasima tražim mir
u sebi
ali dišem teško
kandze straha gušu stežu
živim u prokletoj avliji
jer čovek je apstraktna
slika života
a, život projekcija čovekove duše
na platnu umiranja.....

Voci del mondo - Giorgio Bisignano



Voci del mondo

Voci del mondo spesso silenti,
rumori dal cielo son urli lontani
di odio,di fame, dolore e di morte
Voce di un dio lontano che prega.
Voce di donna nel sonno cammina
tra lacrime,sangue, un cesto di spine.
Voci di bimbi felici e contenti
giocano e ridono non odon le bombe.
Voce di uomo deluso e deriso
di sdegno coperto da calce e da legno.
In occhi di donna l’inferno vissuto
lacrime sangue un cuore spaccato.
Un puzzle di carne e vene tagliate.
Su ali leggere volate le anime
piccole piume per piccoli angeli.
Sguardo di donna aspetta l’alba
occhi sgranati da terrore e sgomento.
M’oscura una stella mi parla di lei
ha perso i figli, marito e la casa,
non ha più nulla solo vita spezzata.
Nell’incanto di un cielo disperdo la rabbia
Negli occhi di un bimbo colgo speranza.
M’appello al mio Cristo e chiedo una grazia:
Son stanco di urla,di crolli,di morti in battaglia!!!

01-09-2016
Giorgio Bisignano
(Foto web)