LA STRAGE DI DONNE
CONTINUA IN ITALIA
NEL PAESE SENZA
CULTURA E AMORE - TRA POSSESSO E VIOLENZA
La strage di donne in Italia continua (nel mese di luglio 2017 in 6 giorni 8 donne
uccise). È difficile capire ed è difficile ipotizzare cosa c'è, cosa esiste o
cosa è naufragato nella mente degli uomini (genere) italiani. La mancanza della
cultura, del valore del rispetto verso la donna e la mancanza di consapevolezza
che donna e uomo, sono persone alla pari e che l'amore non è mai un possesso
sono alcune delle cause. Detto questo, l'attuale decadenza di valori in atto
ormai da decenni nella società italiana è una delle principali, ma non la sola,
causa di questa tragedia umana. Necessita anzi urge un percorso culturale a
vari livelli scolastici e sociali se si vuole limitare o meglio sarebbe
eliminare tale follia. L'Italia (non solo) ha mostrato una paurosa decandenza
sui valori umani e sociali aprendosi alla strada della violenza e della
"giustizia personale". Questo anche perché la situazione politico-sociale
e delle leggi è alquanto latitante proprio su quei valori "scaduti".
Una vera oscenità culturale, mentale e sociale. L'arcaismo che è presente in
molti maschi denota una spaventosa arretratezza e mancanza di formazione
culturale a livello anche individuale che ci riporta ad usanze arcaiche o
tribali che nulla hanno a che fare con il nostro tempo. L'ossessione del
possesso sulla donna è la conferma di quanto nell'uomo, genere, ci sia di
errato e di sottocultura. Il senso di possesso è forse la forma che testimonia
una forte insicurezza nascosta proprio da quello stato mentale. Credere che
amore sia possesso e violenza, è pura follia se non di peggio, e qui c'è
l'assenza vera e pesante di Cultura verso la persona ed il suo essere tale.
Nessuno è padrone di nessuno. Nessuno possiede nessuno. Ma amare è donarsi
senza pretendere ed è rispettare l'altro in quanto appunto persona. Certamente
nell'attuale situazione decadente di valori dove a diversi livelli non esclusi
i poteri istituzionali e politici spesso assenti nelle problematiche di natura
sociale, si è creato un vuoto terribile del valore del Sé, una mancanza reale
della presenza di cui sopra, è causa anche di insicurezza anche nella donna,
spesso ignorata, umiliata o annichilita sul suo stesso valore di persona. Anche
la legge contro il femminicidio o la possibilità di denuncia quando ci siano i
presupposti di una protezione, spesso non è attuabile per lacune evidenti e
terribili. Allora cosa si aspetta ad agire, seriamente e non blaterando
chiacchiere inutili, di trovare modi e metodi reali e decisi per trovare
soluzioni per uscire da questa barbarie? Noi italiani spesso, ci atteggiamo a
manifestare una sorta di superiorità verso altri di altra etnia, ma siamo
capaci di guardarci dentro? Oppure anche in questo caso siamo vigliacchi e
preferiamo girarci dall'altra parte e vedere i difetti solo negli altri? Ma
siamo sicuri di essere civili? Se lo fossimo non credo che agiremmo in questo
modo mostruoso. Io credo che a noi uomini, genere, manca il coraggio di guardaci
dentro. Siamo troppo vigliacchi. Siamo anche troppo primitivi o forse
primordiali se abbiamo questa considerazione della donna e la ammazziamo solo
perché donna che si "azzarda" di essere persona alla pari!! Quanta
immaturità ci è dentro per agire in questo modo? Quanta necessità c'è di
prendere coscienza che noi uomini, genere, non abbiamo alcun diritto, alcun
possesso sulla donna, ma se la amiamo, allora il rispetto le è dovuto.
Nell'amore non c'è sottomissione, assoggettazione, schiavismo, possesso. Certo
ci sono molte difficoltà da affrontare nel rapporto a due, di varia natura, ma
la violenza e il possesso non solo non sono giusti, ma non sono neanche
reazioni normali di persone coscienti. Dall'inizio anno 2017 al 15 luglio dello
stesso anno, le donne uccise (femminicidi) sono già 29 e purtroppo sembra non
fermarsi questa orribile mattanza.Questi dati dovrebbero farci pensare. Più
crediamo di essere "moderni" più ci comportiamo da esseri psicotici.
Bel risultato davvero. Come detto più volte, noi uomini, genere, dovremmo avere
il coraggio di guardarci dentro in profondità, forse allora potremmo scoprire
la nostra natura e scoprire anche la fasulla nostra "virilità"
mentale che sfocia nella brutalità della violenza e del femminicidio.
Testo di Roberto Rossi.
Pittore, poeta, scrittore
Disegno di Roberto Rossi su foglio A4, china, acquerello,
pastello. Anno 2017.
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