L’altrove non è assenza
è orizzonte da illuminare,
dimensione da avvicinare,
da scoprire in ogni suo angolo remoto,
strato dopo strato.
Magari è purezza incontaminata,
croci e valori non ancora profanati,
sogni indefiniti non ancora infranti,
o volti sofferti e degni, senza maschere,
o giorni e grandi pupille
senz’ombra di colpe o di terrore.
Può essere un altrove ancora intatto
e non per forza dal male da salvare.
Magari è colmo di altri te stesso che paiono ignoti
ed è il tutto che trovi meditando lo sguardo ai cieli.
L’altrove non è assenza
è molto di più della scontata presenza.
Ė di un fotogramma mentale
la messa a fuoco, l’avvicinamento al cuore;
la sempre più nitida risoluzione.
L’altrove è mistero di percezione in evoluzione.
Sublimazione delle affettive comete universali
ospitate nella luminosità delle stelle
degli occhi di chi sa e vuole vedere.
R.S.F.
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