Al via la quinta edizione dal 17 al 20 novembre, con un cuore al Castello Sforzesco Centinaia di ospiti: tra loro Elif Safak, Clara Sánchez, Roberto Saviano
di IDA BOZZI
Una quinta edizione con un cuore: non che prima non l’avesse, ma quest’anno Book City Milano cambia struttura e si organizza intorno al nucleo del Castello Sforzesco, che sarà appunto il cuore della rassegna, e a quattro «punti cardinali» dedicati ad altrettanti ambiti diversi; più una quantità di eventi diffusi come sempre in città ma intorno a «focus tematici» comuni.
Mentre diventa più grande, quindi, BookCity mette ordine tra
gli oltre mille eventi che si svolgeranno dal 17 al 20 novembre, come è
stato annunciato ieri alla presentazione milanese: dentro la nuova
cornice, dibattiti, mostre e conversazioni con un numero conseguente di
scrittori e poeti, e la maratona finale di lettura che durerà una notte.
Eccoli, i nuovi poli di Bcm: al museo Mudec e al Base Milano il tema sarà Le identità, l’incontro
e qui si svolgeranno gli incontri delle comunità straniere e dei
giovani, presenti musicisti e youtuber come J-Ax e Sofia Viscardi, e
scrittori come Erri De Luca e Hafez Haidar, tra i molti. In Triennale il
tema sarà Le mille e una storia,
e qui troveranno spazio narrazioni e racconti di tutti i tipi, a
partire dal reportage con cui si aprirà venerdì 17: citiamo il convegno
su Fotografia e giornalismo organizzato dalla Fondazione Corriere e la grande mostra Fotostoria dei fotografi de «La Lettura»; inoltre gli incontri di sabato con Alessandro Baricco e Glenn Cooper.
Altro punto cardinale sarà il Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, sul tema Futuri possibili, con scienziati come Roberto Cingolani e scrittrici come Joanne Harris e Licia Troisi. Al Teatro Parenti il tema sarà La fabbrica dei valori
e si parlerà di etica e di economia: tra gli ospiti, il filosofo
Jean-François Bailly, lo scrittore Ildefonso Falcones, tra gli eventi il
dibattito su Heidegger con Sarah Bakewell, Mauro Bonazzi, Armando
Massarenti e Gianni Vattimo, ma anche il reading L’ora del sesso con Francesco Piccolo ed Elena Stancanelli.
Intorno, i «focus tematici» e centinaia di eventi diffusi:
tra i molti, sabato 19 l’incontro con Luis Sepúlveda alle Gallerie
d’Italia e il ricordo di Maria Grazia Cutuli in Sala Buzzati e Ispi;
domenica 20 Roberto Saviano al Teatro Carcano e la festa de «la Lettura»
in Sala Buzzati; tra sabato e domenica una notte ai Laboratori del
Teatro alla Scala, in cui 500 persone daranno voce al reading Le voci della città, a cura di Daniele Abbado, dalle Città invisibili di Italo Calvino.
«Non è bulimia eventistica ma la risposta alle richieste
venute da decine di cellule vitali della cultura in città», ha spiegato
ieri alla presentazione Piergaetano Marchetti, presidente della
Fondazione Corriere della Sera, una delle quattro istituzioni — con
Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Fondazione Umberto e Elisabetta
Mauri, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori — che ha dato vita al
Comitato, quest’anno diventato la nuova Associazione BookCity, che
promuove il festival assieme al Comune. E ha concluso Marchetti: «Queste
cellule vitali sono librerie, teatri, musei, ospedali, scuole, circoli,
per citare solo alcuni dei polmoni culturali di Milano». E sono i
luoghi in cui altre decine di eventi prenderanno vita.
Allo spirito della rassegna che promuove la lettura e la cultura,
si è riferito ieri anche Achille Mauri, presidente di quest’edizione
2016. Mauri ha ricordato anche alcune grandi figure della città
letteraria ed editoriale: «Ci mancherà moltissimo la disponibilità di
Umberto Eco — ha affermato — che da casa attraversava la strada per
venire a presentare uno dei suoi incontri al Castello; ci mancherà
moltissimo Dario Fo, con la sua passione e voglia di darsi. E Cristina
Mondadori, che è stata amica di un’intera generazione del mondo della
cultura».
Proprio ricordando la figura di Cristina Mondadori,
scomparsa l’anno scorso, l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno ha
annunciato «un’importante donazione di Luca Formenton alla
manifestazione, in memoria della madre Cristina» e ha ringraziato
l’editore (uno dei fondatori dell’Associazione BookCity) da parte della
città.
Non vi sono stati invece accenni, se non pacati, alla vicenda che ha diviso i due eventi del libro di
Torino e di Milano. Marchetti vi ha alluso durante la conferenza
dicendosi comunque «lieto di collaborare con una nuova iniziativa», così
come Luca Formenton a margine della presentazione ha spiegato di «non
essere contrario alla proliferazione degli eventi».
24 ottobre 2016 (modifica il 26 ottobre 2016 | 19:31)
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