giovedì 3 novembre 2016

BookCity, 4 poli intorno al Castello Per Milano oltre mille eventi

Al via la quinta edizione dal 17 al 20 novembre, con un cuore al Castello Sforzesco Centinaia di ospiti: tra loro Elif Safak, Clara Sánchez, Roberto Saviano

Mentre diventa più grande, quindi, BookCity mette ordine tra gli oltre mille eventi che si svolgeranno dal 17 al 20 novembre, come è stato annunciato ieri alla presentazione milanese: dentro la nuova cornice, dibattiti, mostre e conversazioni con un numero conseguente di scrittori e poeti, e la maratona finale di lettura che durerà una notte.
Apertura e chiusura sono affidate a due scrittrici: venerdì 17 novembre inaugura BookCity al Teatro Dal Verme l’autrice turca Elif Safak, con il suo nuovo libro dedicato alla Turchia contemporanea Tre figlie di Eva (Rizzoli), mentre domenica 20 chiude al Teatro Franco Parenti la spagnola Clara Sánchez con Lo stupore di una notte di luce (Garzanti). In mezzo, gli incontri pressoché ininterrotti al Castello (dove si troverà anche la libreria della rassegna) e nei punti cardinali.
Eccoli, i nuovi poli di Bcm: al museo Mudec e al Base Milano il tema sarà Le identità, l’incontro e qui si svolgeranno gli incontri delle comunità straniere e dei giovani, presenti musicisti e youtuber come J-Ax e Sofia Viscardi, e scrittori come Erri De Luca e Hafez Haidar, tra i molti. In Triennale il tema sarà Le mille e una storia, e qui troveranno spazio narrazioni e racconti di tutti i tipi, a partire dal reportage con cui si aprirà venerdì 17: citiamo il convegno su Fotografia e giornalismo organizzato dalla Fondazione Corriere e la grande mostra Fotostoria dei fotografi de «La Lettura»; inoltre gli incontri di sabato con Alessandro Baricco e Glenn Cooper.
Altro punto cardinale sarà il Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, sul tema Futuri possibili, con scienziati come Roberto Cingolani e scrittrici come Joanne Harris e Licia Troisi. Al Teatro Parenti il tema sarà La fabbrica dei valori e si parlerà di etica e di economia: tra gli ospiti, il filosofo Jean-François Bailly, lo scrittore Ildefonso Falcones, tra gli eventi il dibattito su Heidegger con Sarah Bakewell, Mauro Bonazzi, Armando Massarenti e Gianni Vattimo, ma anche il reading L’ora del sesso con Francesco Piccolo ed Elena Stancanelli.
Intorno, i «focus tematici» e centinaia di eventi diffusi: tra i molti, sabato 19 l’incontro con Luis Sepúlveda alle Gallerie d’Italia e il ricordo di Maria Grazia Cutuli in Sala Buzzati e Ispi; domenica 20 Roberto Saviano al Teatro Carcano e la festa de «la Lettura» in Sala Buzzati; tra sabato e domenica una notte ai Laboratori del Teatro alla Scala, in cui 500 persone daranno voce al reading Le voci della città, a cura di Daniele Abbado, dalle Città invisibili di Italo Calvino.
«Non è bulimia eventistica ma la risposta alle richieste venute da decine di cellule vitali della cultura in città», ha spiegato ieri alla presentazione Piergaetano Marchetti, presidente della Fondazione Corriere della Sera, una delle quattro istituzioni — con Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Fondazione Umberto e Elisabetta Mauri, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori — che ha dato vita al Comitato, quest’anno diventato la nuova Associazione BookCity, che promuove il festival assieme al Comune. E ha concluso Marchetti: «Queste cellule vitali sono librerie, teatri, musei, ospedali, scuole, circoli, per citare solo alcuni dei polmoni culturali di Milano». E sono i luoghi in cui altre decine di eventi prenderanno vita.
Allo spirito della rassegna che promuove la lettura e la cultura, si è riferito ieri anche Achille Mauri, presidente di quest’edizione 2016. Mauri ha ricordato anche alcune grandi figure della città letteraria ed editoriale: «Ci mancherà moltissimo la disponibilità di Umberto Eco — ha affermato — che da casa attraversava la strada per venire a presentare uno dei suoi incontri al Castello; ci mancherà moltissimo Dario Fo, con la sua passione e voglia di darsi. E Cristina Mondadori, che è stata amica di un’intera generazione del mondo della cultura».
Proprio ricordando la figura di Cristina Mondadori, scomparsa l’anno scorso, l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno ha annunciato «un’importante donazione di Luca Formenton alla manifestazione, in memoria della madre Cristina» e ha ringraziato l’editore (uno dei fondatori dell’Associazione BookCity) da parte della città.
Non vi sono stati invece accenni, se non pacati, alla vicenda che ha diviso i due eventi del libro di Torino e di Milano. Marchetti vi ha alluso durante la conferenza dicendosi comunque «lieto di collaborare con una nuova iniziativa», così come Luca Formenton a margine della presentazione ha spiegato di «non essere contrario alla proliferazione degli eventi».
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