Nato nel 1952 a Civitanova Marche (Marche, Italia), città dove vive e lavora ancora oggi, Moco è un artista internazionale di notevole creatività ed estro.
Autodidatta, la sua arte è riconosciuta e apprezzata principalmente all’estero, dove ha partecipato a diverse esposizioni e dove si trovano la maggior parte dei sui quadri (collezioni private in Francia, Svizzera, Paesi Bassi e Russia).
Moco comincia la sua attività artistica all’inizio degli anni Novanta, i lavori di questo periodo sono di ispirazione surrealista, in particolare, Miró è l’esponente di questo movimento che è stato di maggior riferimento per l’artista.
Negli anni duemila, Moco evolve il suo stile sia da un punto di vista concettuale, sia per la tecnica pittorica utilizzata. È “abbagliato” dalle opere di Jackson Pollock e la sua pittura diventa caratteriale, istintiva , lunatica, caotica: una terapia antidepressiva per ricaricare l’anima.
Le sue opere spesso non nascono da un’idea, un pensiero o una visione ma è la stessa opera che fa nascere l’idea: è una reazione ad uno stato di stress. Lasciare le sue mani libere di giocare con i colori gli produce uno stato di benessere fisico mentale.