martedì 23 agosto 2016

- EROS E FILOSOFIA - Antonio Martone



- EROS E FILOSOFIA -
Che cosa accade quando si è penetrati all'interno di un nuovo territorio prima vuoto e lo si è trasformato in essere? Non lo so. Non lo so fino in fondo.
Eppure, la conoscenza è esattamente questo: conquistare "territori" selvaggi e "bonificarli" attraverso il concetto o attraverso un'immagine. Si tratta di una delle emozioni più intense che si possano provare.
Nello stesso modo, io non so che cosa accada nei nostri meccanismi neuronali quando si sviluppano le dinamiche della seduzione e, attraverso queste, si "sente" di aver conseguito un contatto con un corpo prima lontano.
In ambedue i casi - che si tratti di conoscenza o di seduzione - sono certo però che si è dato finalmente uno spazio abitabile, mentalmente e fisicamente, ad un "vuoto" che premeva per esser colmato.

Quando la conoscenza o la seduzione si sono realizzate, "accade" la felicità. Essa risiede nella conseguita intimità con un luogo tanto desiderato che prima non ci apparteneva.
La felicità risiede nel fatto che, ora, ciò che ci affascinava nella sua ineffabile lontananza sia diventato "a portata di mano" - possiamo toccarlo quando vogliamo ed esso ormai fa parte di noi.
Ciò che distinguerà sempre la seduzione dalla mera genitalita' è il fatto che quest'ultima non concede intimità ma solo soddisfazione corporea. La genitalita' soddisfatta non permette, infatti, ciò che invece la seduzione offre su un piatto d'argento, ossia il possesso pieno del corpo, della storia e dell'emozione dell'altro.
Per questo, ritengo che la seduzione sessuale costituisca la più intensa opera di comunicazione fra uomini.
Per questo, ritengo che la seduzione filosofica dell'uomo nei confronti dell'essere costituisca la più intensa forma di comunicazione che i mortali possano intrattenere col vuoto.
La conoscenza è erotismo al livello più alto. L'erotismo è conoscenza al livello più puro.
ANTONIO MARTONE

1 commento: