mercoledì 28 novembre 2018

A Galatone il Premio letterario INTERNAZIONALE “Città del Galateo” di Goffredo Palmerini


A Galatone il Premio letterario INTERNAZIONALE “Città del Galateo” di Goffredo Palmerini


28 novembre 2018
 
A Galatone il Premio letterario INTERNAZIONALE “Città del Galateo”
Grande partecipazione, dall’Italia e dall’estero; il 1° dicembre la Premiazione al Palazzo Marchesale

di Goffredo Palmerini
 

LECCE – A Galatone, nello splendido Palazzo Marchesale della città salentina, si terranno le manifestazioni conclusive della VI edizione del Premio Internazionale di Poesia e Prosa “Città del Galateo” e della Mostra d’arte “I Colori del Salento”, organizzati dall’Associazione Culturale VerbumlandiArt in collaborazione con la Municipalità, con il patrocinio della Regione Puglia e della Provincia di Lecce. Un grande successo di partecipazione ha arriso anche questa edizione 2018, con 1500 poesie e 500 racconti pervenuti da autori italiani e d una numerosa schiera di autori stranieri di Serbia, Romania, India, Taiwan, Turchia, Germania, Polonia, Grecia, Iraq. Il 30 novembre e sabato 1° dicembre gli eventi di Premiazione dei vincitori del prestigioso concorso letterario e la consegna di Riconoscimenti ad insigni personalità, Ospiti d’onore.
Confermata la presenza agli eventi delle seguenti Autorità istituzionali e Ospiti d’onore ai quali verrà consegnata la Targa alla Carriera: Loredana Capone, assessore al Turismo e Cultura della Regione Puglia, Stefano Minerva, presidente della Provincia di Lecce, Flavio Filoni, sindaco di Galatone, don Giuseppe Venneri, direttore Caritas diocesana, Pierfranco Bruni, giornalista e scrittore, candidato al Premio Nobel per la Letteratura, Tiziana Grassi, giornalista e scrittrice, studiosa di migrazioni, Maria Rosaria Pugliese, scrittrice, Mariarosaria Riccio, scrittrice e psicologa, Carmine Carlucci, docente e presidente del Comitato per la Qualità della Vita, Mario Pavone, avvocato e presidente Associazione internazionale Radici, Cosimo Loré, criminologo e docente di medicina legale all’Università di Siena, Salvatore Maria Mattia Giraldi, presidente Federiciana Università Popolare di Cosenza, Zlatomir Jovanovic, scrittore ed editore a Belgrado, Borisav Blagojevic, poeta e presidente Associazione Culturale di Ciuprja, in Serbia.
Gran lavoro, dunque, per la Giuria del Premio Letterario nella valutazione della gran mole di opere in poesia e prosa in concorso. Lo scrittore Pierfranco Bruni, candidato al Nobel per la Letteratura, è il Presidente onorario di questa edizione del Premio, mentre la Giuria, presieduta da Massimo Enrico Milone, direttore Rai Vaticano, è composta da Annalena Cimino, Annella Prisco, Camelia Florescu, Carlo Alberto Augieri, Carmen Moscariello, Enrico Romano, Giorgio Rizzo, Goffredo Palmerini, Mirjana Dobrilla, Sergio Camellini, con il cordinamento di Regina Resta, presidente di Verbumlandiart. Le manifestazioni avranno un prologo d’eccezione, venerdì 30 novembre alle ore 19 presso il Palazzo Marchesale di Galatone, con la presentazione del volume “Amare Cesare Pavese” di Pierfranco Bruni. Converserà con l’illustre autore la scrittrice Annella Prisco. Lo scrittore, l’indomani mattina alle 10, sarà ospite del Liceo Classico “P. Colonna” di Galatina, e parlerà con gli studenti presentato dalla dirigente scolastica Maria Rita Meleleo.
Intanto, nelle ampie sale del Palazzo Marchesale, dal 26 novembre fino al 2 dicembre, sono in esposizione per la Mostra d’arte contemporanea “I colori del Salento” le opere degli artisti salentini Madia Ingrosso, Ana Buda, Stefano Bonatesta, Salvatore Strafella, Marilena Memmi, Renato Leone, Francesca Strafella, Carlo Solidoro, Simona Lepore, Emanuela Loscanna, Donato Ungaro, Angela Antico, con i quali Verbumlandiart sta portando avanti un movimento artistico di Rinascita Culturale territoriale che si propone di valorizzare e promuovere le bellezze del Salento anche fuori dai confini della Puglia, affidando particolarmente all’arte la missione d’illustrare le meraviglie architettoniche, ambientali e culturali di questo incantevole lembo d’Italia.


Sabato 1° dicembre, alle ore 17:30, nel Salone d’onore del Palazzo Marchesale la cerimonia di Premiazione dei vincitori della sesta edizione del concorso letterario di Poesia e Prosa “Città del Galateo”, intitolato al grande umanista e scienziato salentino Antonio de Ferrariis (Galatone, 1444 – Lecce, 1517), detto il Galateo, una delle personalità intellettuali più significative del periodo rinascimentale. Nell’occasione saranno conferiti i riconoscimenti alle seguenti Personalità, ospiti d’onore: Premio alla Carriera a Pierfranco Bruni, Tiziana Grassi, Giuseppe Resta, Carmine Carlucci, Mario Pavone, Salvatore Maria Mattia Giraldi, Cosimo Loré; Premio alla Cultura a Zlatovir Jovanovic, Borisav Blagojevic; Premio Speciale a Mariarosaria Riccio, Maria Rosaria Pugliese.
Ecco qui di seguito le decisioni a verbale della Giuria del Premio letterario, presieduta dal giornalista e scrittore Massimo Enrico Milone, direttore Rai Vaticano, con i vincitori e segnalati speciali nelle varie Sezioni del Premio, per autori italiani e stranieri, distinti per Paesi.
***
AUTORI ITALIANI
ARTICOLO DI GIORNALE
PREMIO SPECIALE: ANGELA SIMONE – Il contributo delle piccole imprese territoriali nell’era della sostenibilità ambientale
PODIO: 1° FIORELLA FRANCHINI – Alla biblioteca nazionale di Napoli la Mostra Ebrei a Shanghai ANNA FERRIERO – Progetto 21, un divertimento per tutte le stagioni VELIA AIELLO – La difficile convivenza dell’uomo con la natura; ex aequo OSVALDO LICCI – Il concetto di eguaglianza nei secoli.

POESIA ADULTI A TEMA LIBERO  
PREMIO ECCELLENZA: ANTONELLA GIORDANO – Le pietre piangono; MARCO AMBROSI – Chi sei; NUNZIO BUONO – Il cielo è basso.
PODIO: 1° ENRICO DEL GAUDIO – …e mi manchi ANNA MARIA DEODATO – Quella notte MARCO MARRA – Dieci sievert Fukushima 2011; ex aequo DOROTEA MATRANGA – L’oltre all’orizzonte.

POESIA ADULTI IN VERNACOLO A TEMA LIBERO
PREMIO SPECIALE FUORI CONCORSO: LORENZO SCARPONI – Cal doni (Quelle donne)
PREMIO ECCELLENZA: VINCENZO CERASUOLO – Giggino (Luigino); FAUSTO MARSEGLIA – A guagliona puverella (La ragazza povera)
PODIO: 1° ANGELO CANINO – Ppe nnu scordeari (Per non dimenticare);  ALFONSO GARGANO – Nun ce penza’ (Non ci pensare);  CIRO IANNONE – Chell’ombra dint’ ’o scuro (Quell’ombra nel buio); ex aequo GENNARO GRIECO – Nu’ juorne ‘e libbertà (Un giorno di libertà).

OPERE A TEMA
PODIO: 1° NADIA PASCUCCI – Resta la vergogna; 2° ENZO BACCA – Dolce viene dolce va.

RACCONTO
PODIO: 1° DOMENICA INZINNA – Nonno Omero; 2° MASSIMILIANO BELLEZZA – L’ultimo atto MICHELE MELILLO – La storia di Giovanna.

SILLOGE ADULTI A TEMA LIBERO
PREMIO ECCELLENZA: ELENA VARRIALE – Unghie per ferire
PODIO: 1° GAETANO CATALANI – Profumo di zagare ANTONIO BARRACATO – Emozioni e parole in versi GIUSEPPE MILELLA – Emozioni e poesia; ex aequo ANNAMARIA COLOMBA – Il silenzio del sud.

CATEGORIA GIOVANI A TEMA LIBERO
PODIO: 1° LORIS AVELLA – DJ; 2° RICCARDO TIBERI – Lei dimentica; 3° VINCENZO ROSSANO – Dopo la tempesta.

LIBRI EDITI E INEDITI
PREMIO ECCELLENZA LETTERATURA NAZIONALE: MARIAROSARIA RICCIO – Il potere del dubbio (Ed. Homo Scrivens); MARIA ROSARIA PUGLIESE – Fontaine blanche (Ed. Homo Scrivens); AMEDEO BAGNASCO – La scatola dei segreti (Promedia).
PREMIO ECCELLENZA LETTERATURA STRANIERA: RAED ANIS AL-JISHI – Gabbiani sanguinanti – trad. CLAUDIA PICCINNO (Ed. Il Cuscino di Stelle).

CATEGORIA ROMANZO
PODIO: 1° MARCO VESCARELLI – Il sapore del ricordo (Intermedia Edizioni); VALENTINA PERRONE – Un caffè in ghiaccio con latte di mandorle (Ed. Esperidi); 3° G.FERA e F.TESTA – Veleni & Verità (Graus Editore).

CATEGORIA SAGGISTICA
PREMIO ECCELLENZA: ROBERTO SCIARRONE – La primavera dei popoli. La rivoluzione siciliana del 1848 (EDAS)
PODIO: 1° ROBERTO TIBERI – Il diritto alle informazioni ambientali (Free Service Edizioni); ex aequo SALVATORE LA MOGLIE – Profili letterari del Novecento (Aletti Editore).

CATEGORIA LIBRI POESIA
PREMIO ECCELLENZA: FABIO SQUEO – I poeti fioriscono al buio (Ed. Bibliotheka).
PODIO: 1° VITO ADAMO – La costanza delle maree (Musicaos Editore);  MICHELE GENTILE – Nomenclatura di un tramonto (Ed. Totem); 3° VINCENZO MONFREGOLA – Nelle navi di cemento e amianto (Marotta&Cafiero Editori); ex aequo SILVANA STREMIZ – Un groviglio di me (Ed.PensieriParole).


AUTORI STRANIERI

TAIWAN
TZEMIN ITION TSAI – ETERNITY

INDIA
 RAJ BABU GANDHAM – ELOPE SUNITA PAUL – ALL IN THE NAME OF LOVE; 3° JYOTIRMAYA THAKUR – OCEAN LOVE.

TURCHIA
PREMIO SPECIALE: HASAN ERKEK – IL DOLORE È ROTTO (Trad. Murat Yurdakul); NEVAL SAVAK –
IL FUOCO DI SPOGLIARSI DALLA TERRA (Trad.Murat Yurdakul); HILAL KARAHAN– ONORE.
CATEGORIA GIOVANI TURCHIA: MUSTAFA ŞANLI – CHIUDI LA VECCHIAIA

GERMANIA
WIEBKE JANSSEN – VESTITI DA POLITICI

GRECIA
RANIA ANGELAKOUDI – OBLITERATING TIME

POLONIA
ELIZA SEGIET – WITHOUT GAS

ROMANIA
 ANA DRĂGOIANU – DEBUT (DEBUTTO);  MIRELA MINUȚA ALEXA – SINGURĂTATE ÎN DOI (LA SOLITUDINE IN DUE);  OLIMPIA SAVA – APUS DE SOARE (TRAMONTO).

TURCHIA
MURAT YURDAKUL – SOGLIA

IRAQ
SABAH AL-ZUBEIDI – KAD MAJKA DOZIVA

SERBIA
POESIA
1°. BERMET GOS’N KIŠA – BOBAN DŽEVERDANOVIĆ
2°. DJECA RATA – ZANKA ZANA BOŠKOVIĆ-COVEN
3°. SUMNJA – MARIJA JAKŠIĆ

PREMIO SPECIALE
DVA POGLEDA – VESNA FOJKAR-ĆIRIĆ
SEĆANJA – LJUBENKO ZVIZDIĆ
LABUDOV PJEV – DAMIR MARAS
KAD TI – MILAD OBRENOVIĆ
ROMI KUDA STE POŠLI – ZLATOMIR JOVANOVIĆ

DIPLOMA DI MERITO
JEDAN TREN – RADA NESTOROV
NE, NEĆU TI PRIĆI – MILOŠ IVETIĆ
IZ PLAVIH DUBINA – DANIJELA BOŽIČKOVIĆ RADULOVIĆ
SLIKANJE I LJUBAV – SMILJANA BOŽIĆ
NEROĐENI SNOVI ŽIVLJENJA – SLAVKA KLIKOVACIZMEĐU TEBE I MENE – GORDANA SAVIĆ

RACCONTI
1°. MILANKA KUZMIĆ – STRANAC2°. DIJANA TOŠIĆ – DESPINO MOJA3°. MILOVAN AKSENTIJEVIĆ – ORAH

ARTICOLO DI GIORNALE – PREMIO SPECIALE
KEMAL LJEVAKOVIĆ – NA MARGINAMA RATA
MILORAD KULJIĆ – VODENA OPOMENA





venerdì 5 ottobre 2018

Nel segno di un giornalismo sociale al servizio dell’Altro - TIZIANA GRASSI

ROMA - Sulle convergenze ideali che nella stima profonda da moltissimi anni mi legano in un sodalizio culturale e professionale all’amico fraterno e collega stimatissimo Goffredo Palmerini, un’annotazione. Quando mi ha chiesto di curare la prefazione al volume Grand Tour a volo d'Aquila, questa sua nuova creatura, ho accettato subito con slancio e l’ho ringraziato per questo privilegio, ma non nascondo che ho avuto anche un sobbalzo di emozione. E molto mi sono interrogata sulle motivazioni della sua scelta nell’affidarmi un ruolo così prestigioso, tanto più se accompagnata, in apertura di questo volume, da una personalità come Hafez Haidar, pluricandidato al Nobel per la Pace e la Letteratura.
Riflettendo a lungo, mentre leggevo con l’ammirazione di sempre le bozze di questa antologia nel continuum con quelle precedenti, e ne penetravo i significati, i singoli contributi, le prospettive, le pregnanti immagini, emergeva una risposta che costantemente mi riconduceva a un punto, a quel modo che ci accomuna di aderire nel profondo alle questioni dell’Uomo, e dell’uomo migrante in particolare. Un’adesione profonda nata dall’incontro con Goffredo durante i miei dieci anni di lavoro come autrice di programmi di servizio per gli italiani all’estero a Rai International, nello storico “Sportello Italia”. Una tv di servizio pubblico di indiscusso valore.
Un programma di servizio – dimensione di un giornalismo sociale, al servizio dell’Altro, che mi avvicina a Goffredo – di irripetibile portata perché esperienza umana, prima ancora che professionale, davvero fuori dall’ordinario. “Sportello Italia” mi ha spalancato mondi sul patrimonio sconfinato di tutte le storie di vita che hanno scritto la Storia del nostro Paese: milioni di emigranti che con il loro essenziale contributo, oggi riflesso attraverso i discendenti, hanno assicurato lo sviluppo della Madre Patria e dei Paesi di arrivo. È a partire da questa trasmissione che ho sviluppato la necessaria sensibilità e la passione civile per il successivo interesse all’approfondimento e alla ricerca nel vissuto migratorio di tutti quei milioni di donne e uomini che, ieri come oggi, conoscono lo strappo della migrazione.
Conosco Goffredo Palmerini dal 2006, quando intervenne come ospite nel programma per rendere note le iniziative che la Regione Abruzzo, attraverso il Consiglio Regionale Abruzzesi nel Mondo – di cui era un componente – aveva intrapreso a favore dei propri corregionali all’estero. Colsi subito il forte carattere morale che era capace di imprimere a questi temi, quel senso di responsabilità così particolare nel farsi ponte tra le ‘due Italie’. E questo era perfettamente in sintonia con la mission di un programma Rai che ponte era in ogni sua espressione di informazione per tutti gli italiani nel mondo. Un programma che è stato per me humus per realizzare poi il Dizionario Enciclopedico delle Migrazioni Italiane nel Mondo di cui Goffredo è uno dei più prolifici autori oltre che membro del Comitato scientifico.
Abruzzesi e abruzzesità, significato profondo dell’appartenenza e delle radici, associazionismo, rimesse, oriundi, stage universitari e gemellaggi, accordi e convenzioni bilaterali, rapporti con la stampa estera, criticità della rete diplomatico-consolare, Musei e Feste dell’Emigrazione, viaggi della memoria e del ritorno: con quella sua pacata modalità, Goffredo affrontava questioni nodali di un senso di comunità e di un’italianità tutta da coltivare, valorizzare e amare. Lo ascoltava partecipe Francesca Alderisi, per molti anni al timone del programma come autrice e conduttrice, e dal marzo di quest’anno impegnata come Senatrice della Repubblica Italiana; una vita dedicata con il cuore agli italiani all’estero, a dar loro ascolto, voce e rappresentanza. E sempre lei determinata promotrice e madrina del Giardino Italiani nel Mondo, inaugurato a Roma nel 2013, la prima targa toponomastica d’Italia dedicata ai nostri connazionali all’estero.
Andando avanti nel tempo, ho ritrovato l’amico Goffredo col quale condividere attività performanti nel segno di un giornalismo sociale al servizio dell’Altro. A questo proposito non posso non ricordare il suo generoso sostegno nella condivisione con me della massima diffusione nel mondo delle molteplici attività di assistenza socio-sanitaria dell’INMP (Istituto Nazionale Salute Migrazioni e Povertà) a tutte le persone in difficoltà, italiane e immigrate, che cercano una vita migliore nel nostro Paese. Voglio qui ricordare il ‘viaggio spirituale’ della Croce di Lampedusa, realizzata con i resti dei barconi dei migranti morti nel Mediterraneo e benedetta da Papa Francesco. Una croce che proposi arrivasse da Roma fino a L’Aquila, da Goffredo, che la prese in custodia nelle tappe di Paganica, Pettino, Pizzoli e Vasto. Ancora oggi mi emoziona ricordare quella ‘strada’ che dal Lazio correva lungo le curve verso l’Abruzzo quale segno vivo del viaggio di tanti migranti alla ricerca di un futuro di speranza. Quella croce era ed è, nel suo viaggio che continua, testimonianza umana e spirituale di armonia tra fedi e culture diverse, di accoglienza e solidarietà compartecipativa.
Lampedusa vuol dire ormai “porta”: porta del dolore, porta della speranza. Porta che accoglie. Lampedusa ci convoca tutti. E rimanda le nostre coscienze a quelle tre Madri che, ieri come oggi, ogni persona migrante ha lasciato: la propria Madre naturale, la Madre terra, la Madre lingua. Di fronte a queste luttuose perdite, dovremmo lasciare spazio solo al silenzio. E invece, nella ribalda mollezza di princìpi che il nostro tempo registra, abbiamo ridotto il delicatissimo tema dell’accoglienza a questioni di controllo, facendo prevalere logiche securitarie e di ‘contenimento’ sull’onda strumentale delle paure. Ci siamo ritrovati – e mi si perdoni, qui, il plurale – sguarniti di valori fondativi ed eticamente condivisi.
Nella nuova storia sociale tutta da ricostruire, la domanda centrale è capire se l’Altro è per noi entità astratta e lontana o nucleo umano significante. Goffredo Palmerini, con la vigile consapevolezza che ritroviamo tra le pieghe di questo volume, ci consegna la risposta, unica e inequivocabile: i fatti sociali cui ognuno di noi può dare vita, ogni giorno, nel silenzio dei gesti più ordinari, sono ‘luoghi’ importanti di rigenerazione e ricchezza umana. Ecco perché tutti noi gli dobbiamo gratitudine profonda. Per il suo essere, in questo nostro tempo spaesato e spaesante, legame, punto di riferimento e aiuto al giusto porsi e giusto agire.
[caption id="attachment_18869" align="alignleft" width="356"] Tiziana Grassi[/caption]
*studiosa di migrazioni, scrittrice.